Incidenti causati da conducenti “alticci”: sono quasi triplicati rispetto a un anno fa
Il dato-campione riguarda il solo territorio dell’Altovicentino che fa capo alla polizia locale con centro operativo a Schio, e riguarda un solo mese, ma risulta comunque significativo: rispetto a un anno fa, gli incidenti stradali causati da persona alla guida in stato di ebbrezza (lieve e o trave) sono quasi triplicati. Il periodo di riferimento va da metà dicembre a metà gennaio, tra 2018 e 2019 e nel periodo successivo un anno dopo: si passa da 3 a 8 casi accertati dal consorzio di polizia Alto Vicentino, con valori di alcol riscontrati nelle rilevazioni recenti da 0,8 a 2,7 g/l. Un trend preoccupante, oltre che socialmente pericoloso, come segnalato dal vice commissario Loris Revrenna scledense in una nota diffusa alla stampa.
Un segnale da non sottovalutare quello che i dati, seppur parziali – si riferiscono nel dettaglio dal 15/12/18 al 15/1/19 rapportati al periodo 15/12/19 fino 15/1/20 -, mettono in evidenza. Vale a dire l’incremento delle persone che si mettono al volante di un veicolo in stato di alterazione dovuto all’assunzione di sostanze alcoliche. “I dati parlano chiaro – si legge – e restituiscono una cruda verità”. E, spesso, non restituiscono la patente, negli episodi più gravi, ferme restando le decurtazioni di 10 punti che scattano in automatico; oltre alle sanzioni che vanno dai 532 ai 6 mila euro secondo l’articolo 186 del Codice della Strada. Per consultare la tabella ministeriale delle bevande alcoliche (clicca).
Negli otto casi recenti, rilevati non solo nel territorio di Schio ma anche nei paesi confinanti serviti dal comando Alto Vicentino (Valli del Pasubio, Santorso, Piovene, Velo Arsiero etc) è stato disposto il ritiro della patente di guida ai fini della sospensione o del ritiro definitivo per i conducenti dal bicchiere facile. Da ricordare che la revoca del permesso di guida è previsto nei casi in cui il tasso alcolemico superi la soglia limite di 1.50 g/l con la relativa decurtazione di 10 punti (20 in caso di neo patentati), la confisca dell’autovettura (solo quando la persona al volante coincida con il proprietario) e, “dulcis in fundo”, la denuncia alla Procura della Repubblica a Tribunale di Vicenza per guida in stato di ebbrezza, un reato a tutti gli effetti per l’ordinamento legislativo italiano.