Centomila euro di aiuti dai e per i vicentini dopo l’alluvione di metà maggio
La generosità dei vicentini ha fatto 100, per andare in aiuto a chi non è stato premiato dalla “ruota della fortuna” quando il maltempo si è abbattuto lasciando danni e in molti casi devastazione dopo il suo passaggio. Il riferimento è all’ondata di pioggia e vento che ha colpito decine di famiglie di più comuni della provincia a metà maggio scorso, segnate dal nubifragio e dagli allagamenti riscontrati a Castelnovo di Isola Vicentina, Malo eMonte di Malo, nel Vicentino.
Un’altra ondata, successiva, è affiorata poi in termini di generosità, con una maxi colletta che ha visto impegnati volontari a raccogliere le donazioni e decine di semplici cittadini a dare una mano, secondo possibilità e sensibilità proprie.
Il risultato finale, reso noto da Fondazione Caritas Vicenza e all’Associazione Diakonia onlus (ente gestore dei servizi di Caritas Diocesana Vicentina), consiste in quasi 97 mila euro. un passaparola nato direttamente dal “pulpito” delle chiese, dove nelle Sante Messe si è data l’informazione dell’iniziativa benefica, a partire dal 26 maggio. Un appello lanciato in primis dal vescovo di Vicenza Giuliano Brugnotto all’indomani degli eventi atmosferici che hanno messo in ginocchio circa 200 famiglie vicentine, oltre ai danni patiti nella sfera pubblica, come i ponti crollati a Malo.
La raccolta di donazioni si è chiusa con la cifra ragguardevole di 96.835,64 euro. Ad essi si aggiunge una donazione di 10.000 euro da parte di Banca delle Terre Venete Credito Cooperativo. Il direttore di Caritas Diocesana Vicentina don Enrico Pajarin nei prossimi giorni invierà alle parrocchie una lettera con la quale si chiede di segnalare a Caritas le famiglie che hanno subìto i maggiori danni, in modo da indirizzare gli aiuti verso chi si trova in una situazione di maggior bisogno.
“Nell’immediato, grazie alla generosità della Caritas Ambrosiana, eravamo intervenuti distribuendo alle famiglie più colpite una cinquantina di deumidificatori per ambienti – spiega don Pajarin –. Grazie alla raccolta fondi, saremo in grado di aiutare molte famiglie che, a causa degli allagamenti, hanno perso tantissimi beni materiali. È un gesto concreto di ripartenza, per il quale ringraziamo i numerosissimi donatori singoli e Banca delle Terre Venete”.