Ladri in spogliatoio durante la partita di calcio a 5: derubati giocatori e arbitri
Le squadre in campo hanno pareggiato, ma a “vincere” il jackpot del sabato sono stati dei ladri introdottisi negli spogliatoi, che hanno asportato denaro, anelli e altri effetti personali per un valore di qualche migliaio di euro. A venire derubati, sabato scorso a Mestre in uno dei palasport della città dove si stava giocando un match di futsal di serie B Nazionale tra Bissuola – squadra di casa – e Isola 5 – team vicentino – sono stati i calcettisti impegnati nell’ultimo turno di campionato e, soprattutto, gli arbitri.
Il riferimento va in particolare a una donna, componente del terzetto di direttore di gara con funzioni di cronometrista, che all’intervallo si è accorta che qualche sconosciuto si era introdotto negli spogliatoi. Spariti degli anelli preziosi, per il valore affettivo in particolare, da un astuccio, oltre a denaro dai portafogli.
E’ andata per così dire “meglio” ai giocatori, soprattutto per quelli vicentini. Nonostante il raid dei ladri abbia passato al setaccio tutti i locali per il cambio abiti, per quanto riguarda l’Isola solo in due tra i giovani in gioco avevano lasciato il portafoglio incustodito, mentre tutti i compagni avevano affidato smartphone, portamonete e altri oggetti di valore a uno dei dirigenti, con la “sacca di preziosi” portata direttamente in panchina e quindi al sicuro. Una condotta di prevenzione dai furti ormai da tempo collaudata negli ambienti dello sport, dove per cautela vige il detto “fidarsi è bene e non fidarsi è meglio” in particolar modo quando gli spogliatoi riservati alle squadre non risultano forniti di serrature con chiusura a chiave. Cosa che accade di consueto quando si utilizzano strutture sportive scolastica, nel caso di sabato con palestra collegata al Liceo “Giordano Bruno” in periferia a Mestre.
Nell’impianto sono giunti i Carabinieri della compagnia di Mestre, che dopo aver raccolto le doglianze in particolare degli arbitri, hanno dato l’assenso per la prosecuzione dell’incontro nel palasport, conclusosi in pareggio sul 3-3. Comprensibile la disperazione dell’arbitro cronometrista – che ha formalizzato poi una denuncia contro ignoti -, privata di ricordi di famiglia il cui valore trascende l’aspetto economico e visibilmente scossa per l’accaduto, secondo il racconto del team ospite rientrato poi a Isola nel corso della serata. Mentre per i giocatori di entrambe le società, tornati in campo per il secondo tempo si è dovuto smaltire al massimo nervosismo provocato dal blitz imprevisto a partita in corso.
Se agli ospiti giunti da da Isola Vicentina sono stati arraffati in tutto 40 euro dagli unici portafogli rimasti in spogliatoio – con tanto di beffarda derisione da parte dei compagni per il “ventino” tenuto “in tasca” per la trasferta a Venezia – e da parte loro non si è presentata denuncia dopo la conclusione della partita di calcio a 5, i padroni di casa del Bissuola hanno lamentato un ammanco di circa 500 euro in denaro contante a cui aggiungere degli effetti personali non meglio specificati. Almeno, i documenti anagrafici e carte di credito e debito non sono stati trafugati via, segno che i malviventi puntavano a una “toccata e fuga” rapida puntando ai contanti e oggetti di pregio facilmente rivendibili.