La caduta fatale di Aldo sconvolge il calcio e la politica locale. “Era più di un presidente”
La Procura di Vicenza ha aperto un’inchiesta sulla morte di Aldo Trabucco, artigiano di 54 anni – compiuti solo lo scorso novembre – che ieri mattina ha trovato una tragica morte mentre stava lavorando a Malo, in via San Giovanni, all’esterno di un’abitazione in fase di restauro. Secondo le prime indicazioni sarebbe precipitato al suolo da un’altezza di 4/5 metri, dal tetto, intorno alle 8.30 del mattino.
Subito era scattato l’allarme con richiesta di soccorsi immediati, poi il volo in elisoccorso verso Vicenza e l’accoglienza in condizioni disperate al San Bortolo. Aldo, presidente del club di calcio Sanvitocatrenta e conosciuto in Altovicentino anche per la sua precedente attività di amministratore a Schio – dove viveva – nel ruolo di consigliere comunale (fino al 2019), è spirato nel reparto di rianimazione nel corso della stessa mattinata.
La terribile notizia del decesso del 54enne ha gettato nello sconforto la moglie e i due figli, e suscitato un corollario di reazioni sia in ambito sportivo che in quello locale. A centinaia i commenti e i ricordi di Aldo, ritratto come una uomo laborioso, altruista e, come si evince da più parti, una di quelle persone con “una marcia in più”. Immediatamente il suo club ha sospeso ogni attività, ed è probabile che il funerale del loro amatissimo presidente – era in carica da circa tre anni – si terrà proprio sul campo di pallone dove lui stesso era presenza fissa. Da massimo dirigente della società e anche da massimo tifosi dei colori delle due “prime squadre” e dei ragazzini delle giovanili. Di certo, vista l’inchiesta disposta dalla Procura, si dovrà attendere almeno fino alla prossima settimana. Scontato il minuto di silenzio in suo omaggio, tra le squadre che vorranno ricordarlo il prossimo fine settimana.
Un uomo che non si era tirati indietro mai quando di trattava di prendere in mano le redini – con passione oltre che con competenza – di un’associazione da rimettere in sesto, dove riportare ordine e portare entusiasmo. Di recente nel calcio, prima nella sezione locale di Magrè della Federcaccia, dove era stato a lungo anche qui presidente, in passato. Da qui anche i germi della passione di Andrea , il figlio minore, tra i migliori interpreti in Italia del tiro a volo in specialità fossa, già in azzurro, e calciatore per diletto proprio nel club guidato dal padre, da capitano. Non occorre evidenziare oltre chi fosse il suo primo tifoso, sia che il giovane imbracciasse un fucile da tiro o calciasse un pallone.
Una tragedia immane che ieri ha sconvolto in particolare la popolosa frazione di Magrè di Schio, quartiere residenza della famiglia Trabucco. Anche il sindaco Valter Orsi e l’assessore allo Sport Aldo Munarini, che ben conoscevano l’ennesima vittima di un incidente sul lavoro nel Vicentino in questo 2021 “nero”, si sono espressi ieri con parole accorate destinate a ricordare prima di tutto l’amico. “Il nostro caro amico, e consigliere comunale nel primo mandato, Aldo Trabucco, è deceduto causa incidente sul lavoro. Era un amico vero – scrive il sindaco scledense – , con una famiglia fantastica, impegnato senza limiti nel suo lavoro e nella gestione della società calcistica, collaboratore fin dai primi passi della nostra lista. E’ un grande dolore”. Così invece Munarini: “una persona gentile e sempre disponibile, che ha messo a disposizione il suo tempo e la sua passione a favore di un progetto sportivo facendo crescere tanti giovani del territorio”.