La “sua” Schio lo omaggia a 120 anni dalla morte: il ricordo di Alessandro Rossi
Dei fiori colorati per rispolverare dei ricordi in bianco e nero, profonde testimonianze di un’epoca passata e di chi ne fu protagonista e artefice indiscusso: Alessandro Rossi. Ieri, nell’anniversario della morte avvenuta il 28 febbraio del 1898, una cerimonia pubblica di commemorazione ha ricordato il più celebre antenato dei concittadini di Schio, presso il cimitero comunale di S. Croce, dirimpetto alla tomba dove le spoglie dell’industriale tessile riposano tutt’oggi.
Una corona è stata deposta accanto alla lapide assieme a un altro omaggio floreale portato da una rappresentanza di alunni e studenti di alcune scuole scledensi. Con la benedizione di Don Guido Bottegal, parroco dell’Unione Pastorale SS. Trinità e S. Croce. Presenti alla cerimonia anche un gruppo di primi cittadini di comuni limitrofi, insieme al sindaco di Schio Valter Orsi, uniti nel raccoglimento: “Alessandro Rossi è ancora testimone del valore dell’imprenditore illuminato. Con il suo ingegno multiforme ha trasmesso idee economiche, culturali e sociali, i cui effetti si dispiegano ancora oggi. Sicuramente il periodo che Schio sta vivendo richiede impegno, ma il territorio è abituato ad andare avanti, sì a testa bassa, ma con gli occhi puntati verso l’obiettivo”.
Nel corso del ricordo sono intervenute varie autorità, ricordando i settori nei quali l’illustre predecessore si dedicò, dall’ambito politico a quelllo imprenditoriale, fino alla scolarizzazione ricordando l’operato dell’odierno ITIS Rossi a lui dedicato. Presente anche il discendente e omonimo, l’ingegner Alessandro Rossi, onorato di portare il nome del suo avo, ricordando l’attenzione che il trisnonno riservò alla socialità delle persone, desiderando il loro benessere e mettendo in atto misure che lo promuovessero: case, asili, scuole. Addirittura dedicò agli operai della fabbrica il famoso monumento al tessitore, chiamato familiarmente “L’omo”.
Non si sono concluse le celebrazioni, iniziate nello scorso dicembre con la mostra dedicata ai 200 anni della Lanerossi: il calendario degli eventi programmati proseguirà fino al 2019 a ricordare i 200 anni dalla nascita di Alessandro Rossi. Tre anni dunque di iniziative che invitano un’intera comunità a riconoscersi in un vero e proprio sistema sociale peculiare e di valore. “Qualcosa di così reale – ha concluso Orsi – che chi arriva da fuori non può fare a meno di notare”.