La vicenda dei video del gruppo trap che esibiva droga, soldi e armi: i carabinieri ne denunciano tre
Alla fine la vicenda dei video del gruppo trap di Schio che con una serie di amici esibiva droga, armi e soldi a palate nei video ad alta diffusione sui social è finita con la denuncia di tre giovani per istigazione a delinquere, porto abusivo di armi e detenzione illecita di stupefacenti da parte dei carabinieri.
Tutto era iniziato lo scorso ottobre, quando iniziò la diffusione via web di un video musicale del gruppo trap (di cui evitiamo la diffusione del nome per evitare effetti emulativi fra i giovanissimi) girato a Schio, nel quale alcuni giovani ostentano panetti di droga e “fumo”, coltelli, machete, pistole, proiettili e grandi quantità di denaro, il tutto con luoghi di Schio a fare da sfondo al videoclip, pubblicizzato poi attraverso l’affissione di alcuni volantini riproducenti codici QR che rinviavano al link internet del video.I video in realtà sono almeno sette.
Le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Schio, eseguite anche sui canali social, hanno consentito di identificare tre giovani del gruppo, tutti tra i 23 ed i 25 anni, due dei quali dimoranti nello scledense ed uno senza fissa dimora, a carico dei quali la Procura della Repubblica di Vicenza ha emesso poi dei decreti di perquisizione e informazione di garanzia per istigazione a delinquere, detenzione illecita di stupefacenti e porto abusivo di armi.
Nel corso della perquisizione, effettuata presso l’abitazione di uno degli indagati, sono stati rinvenuti e sequestrati due coltelli, uno a farfalla ed uno a scatto. Nessuna traccia invece di droga e altre armi. Come previsto, sarà poi il regolare iter giudiziario ad accertare definitivamente l’eventuale colpevolezza dei tre rispetto ai reati contestati.
Sulla vicenda, ad ottobre aveva presentato una interrogazione in consiglio comunale il consigliere di minoranza Alex Cioni (di Schio città Capoluogo) ed esponente del coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia. “Non è mia intenzione criminalizzare il genere musicale – aveva allora affermato Cioni – come non si può dire che il trap sia sinonimo di delinquenza. Però, se con la scusa della musica si esalta in maniera disinvolta la droga, le armi e uno stile di vita psicotico e criminoso, credo ci sia ci materiale a sufficienza per porsi qualche domanda sulla liceità di simili comportamenti”. Nell’interrogazione in consiglio comunale Cioni chiedeva per sapere se l’Amministrazione è a conoscenza della presenza in città di questi gruppi e se il fenomeno è attenzionato dalle autorità competenti. La risposta è arrivata con le tre denunce di oggi.