L’analisi del voto tra luci e ombre: Cunegato recordman, Orsi d’argento. Stentano gli “ex”

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Restituisce dati che danno la misura di quanto probabilmente la città ha percepito in questi anni il responso delle urne a Schio, dove mister preferenze è l’esponente cittadino di Coalizione Civica, Carlo Cunegato, dall’alto delle 633 schede in cui è stato scritto il suo nome, che lo pongono davanti nientemento che al sindaco uscente Valter Orsi. Quest’ultimo è comunque ben ripagato da dieci anni di impegno nello scranno più pesante, che gli sono valsi 571 preferenze. Su 263 candidati, solo 26 hanno sfondato quota 100: 16 nelle liste di Cristiano Eberle, 10 in quelle di Cristina Marigo.

Molto positive, nella compagine civica a supporto di Cristina Marigo, le performance dell’ormai ex presidente del consiglio comunale Sergio Secondin (351 preferenze), così come quella di Barbara Corzato, assessore con delega a cultura e politiche giovanili, 287 voti attribuiti. Discreti, ma forse sotto le loro stesse attese, anche i responsi per gli altri colleghi di giunta in pista, da Alessandro Maculan al timone della lista Civitas e Aldo Munarin, portacolori di Schio Attiva, rispettivamente con 178 e 164 preferenze raccolte.

Meno entusiasmante il verdetto per alcuni big che per vicissitudini amministrative o prese di posizione “chiacchierate”, avevano gli occhi puntati: è il caso, tra gli altri (sempre nella compagine-Marigo), di due ex candidati sindaci come Ilenia Tisato che nel 2019 sfidò Orsi con la bandiera della Lega e che oggi si è fermata a 68 preferenze, così come Marco Vantin che da portavoce del M5S il sindaco uscente l’ha sfidato addirittura due volte, nel 2014 e 5 anni più tardi e che oggi, all’interno della sua stessa coalizione, ha racimolato 64 voti. Non va oltre i 40 consensi anche un altro (ex) leghista, il consigliere comunale uscente Enrico Bandolin, tra i primi a sostenere la necessità di appoggiare Cristina Marigo nonostante i molti mal di pancia del Carroccio all’ombra del duomo.

Nel campo largo timonato da Cristiano Eberle, oltre all’exploit di Cunegato, fanno bene molti riferimenti storici del centro sinistra cittadino, dalla dirigente scolastica Giovanna Deon, forte di 206 preferenze, a Giulia Andrian con 188, passando per Erica Marconato, Orianna Zaltron e Giovanni Battistella, rispettivamente con 172, 154 e 153 consensi ciascuno. Meno indovinate invece alcune candidature – qui se ne contano ben 14 contro le 6 delle liste pro Marigo – che di voti non ne hanno presi neanche uno: un segnale di sfiducia anche verso sè stessi che potrebbe indurre a pensare che, in qualche caso, l’impegno preso non sia stato compreso fino in fondo. A consolazione però di questi flop, la media dei voti catturati: i candidati eberliani si attestano a 45,82, si fermano invece ad una media di 36,46 quelli di Marigo.

Storia a parte quella di Alex Cioni, comunque pago di un buon successo di lista, che di preferenze ne ha mediamente raccolte 23,74:sul podio dei candidati meloniani Gianmario Munari e Luigi Santi, l’altro volto (ex) della Lega (e consigliere comunale) che di sotterrare le insegne del partito per accodarsi al progetto civico non ha proprio voluto sentirne parlare. Neanche se si tratta di vincere il ballottaggio garantendosi un posto in “paradiso”.