Addio a “Mamo” Albanelli: il calcio a Malo una passione di famiglia. Aveva 60 anni
Il suo nome, e forse ancora più il suo nomignolo “Mamo“, a Malo, lo conoscevano tutti. Chi per la passione sportiva per il calcio, chi perché da cliente si serviva per la frutta e verdura nel negozio di Massimo Albanelli, morto l’altra notte per le conseguenze di un male che lo aveva debilitato nel tempo. Il commerciante maladense aveva solo 60 anni, e sarà salutato da quanti gli volevano e a loro voleva bene domani pomeriggio in Duomo.
Massimo è stato assistito in casa dai familiari e da chi lo curava e lo ha seguito in un lungo percorso di malattia. fino all’ultimo. La notizia ieri, da liston San Gaetano si è diffusa prima in tutta Malo e poi nell’Altovicentino, e in tanti si sono fermati, poi, a osservare in silenzio l’epigrafe affida nelle bacheche, dove il commerciante maladense appare in un momento felice: una foto di qualche anno fa con lui immerso in un paesaggio di montagna denso di serenità e che si può leggere come “paradisiaco” per colori e solennità, accompagnate da parole profonde dello stesso compianto marito, figlio e padre che i suoi congiunti piangono in questi giorni.
“Ringrazio Dio per tutto quello che mi ha dato in questa vita, per le gioie che mi hanno reso felice e per le difficoltà che mi hanno fatto più forte. Ora sono quassù in pace, non siate tristi, ma alzate gli occhi al cielo e anche se non mi vedete io vi sorriderò“. Priorità di vita alla famiglia, anche nel momento della dipartita per offrire lui stesso consolazione, poi il lavoro e infine il calcio, da pilastro del Malo nerostellato infondendo quella stessa viscerale passione ai figli Luca e Andrea, anche loro cresciuti col pallone tra i piedi, spesso con lo sguardo del loro papà a seguirli nei campi di provincia. “L’US Malo vuole ricordare Massimo, un nostro maladense speciale per la sua caparbietà e tenacia che l’hanno contraddistinto nello sport e nella vita“.
In tanti ricordano Massimo in piedi in tutte le stagioni prima dell’alba per raggiungere il mercato ortofrutticolo di Vicenza e scegliere i migliori frutti della terra sui banchi per poter offrire il meglio ai clienti affezionati in termini di freschezza e qualità. In tanti ricordano Mamo, sempre lui, puntuale in campo ad allenare i ragazzi di Malo e dintorni fin a quando ha potuto, nonostante le faticose giornate alle spalle tra levatacce al mattino e il carico e scarico di cassette di frutta e ortaggi. E prima ancora, per chi ha sulle spalle qualche anno in più, l’Albanelli giocatore – di ruolo difensore e all’occorrenza centrocampista negli anni ’80 tra i “pupilli” di mister Cazzola – affidabile e pilastro del Calcio Malo negli stadi di mezzo Veneto: un’icona sportiva da queste parti, senza timore di smentite.
Oggi l’affetto di questi “tanti” toccati nel cuore dalla triste notizia viene rivolto alla madre Luciana, alla moglie Valentina Pesavento che insieme a lui ha vissuto la gioia di divenire nonni, ai figli Luca e Andrea – lui ha raccolto l’eredità professionale del padre con il negozio in centro – e al fratello Osvaldo e agli altri parenti più cari, tra questi la piccola Anouk, la nipotina tanto adorata. Tutti che danno appuntamento per le ore 15 di venerdì 19 maggio per accompagnare il feretro e accompagnare Massimo nella serenità eterna. Un post, tra i tanti, per il saluto: “Fai buon viaggio Massimo, grazie per la tua innata gentilezza, grazie per la tua costante splendida ironia, grazie per la tua grande professionalità. Mancherai“.