Business badanti, due coop torchiate dalla Guardia di finanza: in ballo 850 mila euro
Un debito da quasi 860 mila euro nei confronti dell’erario pubblico viene imputato dalle Fiamme Gialle vicentine a due cooperative sociali con sedi a Malo, quasi identiche per denominazione, settore di lavoro nell’assistenza di persone anziane e con disabilità, e da qualche giorno, anche per le accuse di evasione fiscale.
Si tratta di due distinte – almeno sulla carta – imprese fornitrici di servizi alla persona, in particolare come agenzie di reclutamento e intermediazione che mettono a disposizione badanti. Tra l’altro molto gettonate nell’Altovicentino e nella vallata dell’Agno, secondo quanto reso noto dai finanziari che hanno approfondito la redditizia attività di “Badantya” e “Badantya assistenza e cure domiciliari“, denominazione con analogie evidenti che non lasciano spazio a equivoci.
Ad occuparsi delle indagini dettagliata sono stati gli operatori della tenenza di Schio, abili a ricostruire il modus operandi, illecito in ipotesi, delle due società correlate, con l’aggravante di trattarsi di onlus, sempre sulla carta, quindi attività senza scopo di lucro. Dichiarazioni fiscali fallaci o del tutto assenti, e mancato versamento di contributi previdenziali per oltre 80 posizioni lavorative costituiscono due tra i principali capi d’accusa nei confronti degli amministratori di Badantya & co., nelle due distinte sedi di via Trieste e via Bologna.
Iva non versata dal 2016 al 2019 in un caso e altre irregolarità nella corresponsione di imposte dirette sarebbero emerse dagli incroci dei dati finanziari e e tributari, ben prima della chiusura della seconda delle coop, soggetta a procedura fallimentare da due anni. Ad essere trascritto nel registro degli indagati come persona fisica è D.P., 36enne, ritenuto il “regista” delle operazioni sotto indagini, anche se altre posizioni di gestione risultano al vaglio degli investigatori della Guardia di Finanza.
Sarebbero circa 200 i collaboratori e le collaboratrici, per lo più con mansioni di “Badanti”, le cui posizione sono state oggetto di approfondimenti nel periodo corrispondente all’ultimo quinquennio. “Ballano” sui bilanci 53 mila euro di ritenute non versate da una parte e 78 mila dall’altra, e soprattutto redditi non dichiarati per ciascuna società vicini al milione di euro. Secondo i calcoli effettuati, le due aziende cooperative sarebbero debitrici verso lo Stato, tra Iva e Irap e altri contributi non versati, per circa 860 mila euro, cifra calcolata in solido, pur trattandosi formalmente di due realtà distinte: 530 mila euro per Badantya, 330 per la quasi omonima ora in chiusura.