Centro Muzan, nuovi positivi: da 4 a 25 in una settimana. Attivata la task force dell’Ulss
Sale il numero dei contagi al coronavirus al centro Ipab “Muzan” di Malo, ospitato in parte nel complesso che un tempo era occupato dall’ex ospedale De Marchi: da 4 a 25 positivi nell’arco di 6 giorni dal precedente screening che aveva rivelato l’intrusione del morbo nella casa di riposo. Una delle poche che, nel Vicentino, era annoverata tra quelle ancora Covid-free dopo aver respinto l’epidemia fino alla vigilia di Natale.
È giunto infatti nella giornata di ieri l’esito dei tamponi molecolari effettuati a tutti gli ospiti della struttura, a seguito del riscontro dei primi casi di positività al virus rilevati la scorsa settimana, subito posti in isolamento in seguito al controllo periodico. Con applicazione immediata del protocollo sanitario e supporto di un team dell’Usca inviata a Malo dal distretto 2 dell’Ulss Pedemontana.
Si tratta di utenti anziani, ospiti e degenti del Muzan che non presenterebbero per ora sintomatologia marcata di malattia, tutti rimasti nella struttura dopo il trasferimento in un piano appositamente dedicato, e monitorati costantemente. Stanno bene, quindi, senza necessità di ricovero in ospedale. A tracciare nel dettaglio lo stato sanitario attuale con la dovuta trasparenza è la direttrice Annalisa Bergozza, dopo aver informato i familiari degli ospiti, comprensibilmente in apprensione per le sorti di genitori e nonni alle prese con l’incubo coronavirus.
“Come temevamo – spiega in prima persona il direttore del Centro servizi Muzan – il virus che finora eravamo riusciti a tenere fuori dalle nostre mura durante tutta la pandemia, si è propagato con rapidità. Al momento, esclusa una persona le cui condizioni di salute erano già complesse prima del contagio, tutti gli altri ospiti risultano essere asintomatici e sono costantemente monitorati dal nostro personale. Abbiamo da subito attivato tutte le misure di contenimento trasferendo gli ospiti positivi al coronavirus nella sezione Covid precedentemente predisposta al terzo piano dell’edificio “De Marchi”, a fianco della casa di riposo. Tuttavia, nell’eventualità che nei prossimi giorni dovessero essere riscontrati ulteriori casi di positività, abbiamo allestito un’analoga sezione anche nell’edificio Muzan”.
In seguito alla situazione di emergenza a titolo precauzionale sono stati sospesi i colloqui, che si svolgono da qualche giorno mediante chiamate e videochiamate. A coadiuvare lo sforzo del personale interno è la task force dell’Ulss 7, che ha convalidato sul luogo tutte le procedure previste e messe in atto per il contenimento del contagio. “La buona notizia – conclude Annalisa Bergozza – è che l’Ulss 7 ci ha comunicato che con l’inizio del nuovo anno partirà la campagna vaccinale anti Covid nelle Rsa dell’Altovicentino. A tale scopo stiamo raccogliendo le adesioni da parte del personale sanitario e degli ospiti”.