Il consiglio di Monte di Malo blocca la fusione fra Comuni. Lain: “occasione persa”
La fusione fra Malo e Monte di Malo non si farà. Ieri sera si è svolto a Monte di Malo l’incontro del sindaco con i consiglieri comunali che ha sancito lo stop al percorso di fusione fra i due Comuni.
A raccontarlo è il sindaco di Malo, Paola Lain. “Ho avuto questa mattina un breve colloquio telefonico con il sindaco di Monte di Malo, Mosè Squarzon, il quale mi ha riferito l’esito dell’incontro, con il voto contrario all’ipotesi di fusione tra i nostri due Comuni. Squarzon mi ha anticipato anche che questo tema sarà oggetto della campagna elettorale delle elezioni amministrative del loro Comune, nel maggio del prossimo anno. Di fatto, si tratterebbe, dal loro punto di vista, solo di un rinvio dovuto alla sensazione che ci sarebbe poco tempo a disposizione per far comprendere pienamente ai loro concittadini le motivazioni che avrebbero portato al referendum di fine anno”.
Una ricostruzione che Lain contesta: “In realtà con il voto a favore del maggio 2017 di entrambi i consigli comunali allo studio di fattibilità, si erano poste le premesse proprio per dare ai cittadini dei due comuni tutti i dati, le proiezioni, i pro e gli eventuali contro a tale ipotesi. Come ho sempre detto, da parte nostra c’è la massima volontà di portare non solo avanti, ma a termine questo fondamentale iter. Ciò non di meno, ho sempre ribadito il massimo rispetto per quanto avrebbe deciso Monte di Malo. Ora, credo che con questo parere negativo si sia tolta la possibilità ai cittadini di esprimere la loro volontà nel merito. A mio avviso le tempistiche avrebbero senz’altro permesso un’informazione corretta e approfondita sui molti aspetti positivi, non ultimi quelli di carattere economico, che avrebbero permesso ad entrambe le amministrazioni di fare un passo in avanti nell’efficientamento dei servizi alle popolazioni”.
“Personalmente – conclude la prima cittadina di Malo – credo che se anche la nuova amministrazione di Monte di Malo dovesse esprimersi favorevolmente per la fusione, le tempistiche sarebbero ancora più stringenti, perché la nostra amministrazione scade nel maggio del 2020 e avremmo davvero pochi mesi davanti a noi per chiudere un percorso che, viceversa, si poteva fare con molta più tranquillità. Rimane per me, ma anche per tutto il consiglio comunale di Malo, per quanto ho potuto constatare, un’occasione persa per entrambi i Comuni”.