Da Malo al Marocco, scatta la solidarietà: ‘Se serve andrò a consegnare di persona’
“Se necessario mi prenderò qualche giorno per andare di persona in Marocco e monitorare il buon esito della consegna di quanto raccolto”. E’ determinato Moreno Marsetti, sindaco di Malo dal 2020, promotore di una raccolta di beni di prima necessità in favore delle popolazioni del paese nordafricano colpite dal violento sisma che l’8 settembre scorso ha provocato quasi 3mila vittime accertate e almeno 6mila feriti.
Difficile rimanere indifferenti soprattutto a Malo dove le dimostrazioni di solidarietà non sono mai mancate, ultima in ordine di tempo quella pro Ucraina: comprensibile anche una componente emotiva in più dato che la mamma del primo cittadino, Najate, è nata ad un centinaio di chilometri dall’epicentro del terremoto e là ci sono amici e parenti, fortunatamente scampati alla catastrofe e già impegnati nelle operazioni di soccorso. Ma poco cambia: le dimensioni della tragedia hanno toccato tutti al punto che quella che era nata soltanto come un’iniziativa personale, è subito diventata una volontà di tutta l’amministrazione: “Devo ringraziare non solo i colleghi consiglieri – spiega al proposito il Sindaco Marsetti – ma anche le tante associazioni cittadine che hanno prontamente manifestato la volontà di fornire supporto concreto. Ad esse si sono aggiunte molte comunità marocchine da tutta la provincia: ora attendiamo il buon cuore dei privati, maladensi e non, ogni aiuto sarà il benvenuto”.
Tende, sacchi a pelo, coperte e lenzuola, carrozzine e stampelle, letti da campo ma anche vestiti possibilmente invernali, zaini, prodotti per l’igiene e per il primo soccorso. Materiali indispensabili per una grande iniziativa umanitaria già avviata, che vivrà il suo culmine sabato 23, stavolta con un’operazione di colletta in più punti della città. Materiali fondamentali in un territorio dove con le case rase al suolo e la totale assenza di strutture pubbliche, la gente sfollata è costretta a dormire per strada o in luoghi di fortuna: “Eccettuata Marrakech che è più modernizzata – racconta il primo cittadino – parliamo di villaggi di montagna con notevoli difficoltà di accesso in condizioni normali, quindi lascio immaginare ora che tutto è un cumulo di macerie e si sale con gli asini per prestare assistenza: per tale ragione, anche se partirà presto una campagna di raccolta alimentare, abbiamo privilegiato questo tipo di beni”.
Beni che dopo un iniziale stoccaggio proprio nell’impresa di famiglia del sindaco, per le necessarie operazioni di imballaggio, partiranno in direzione Marocco grazie ad un’associazione locale già attiva in campo sociale oltre che a contatti istituzionali che Marsetti conferma di avere con le autorità nordafricane: “Presterò molta attenzione al fatto che tutto arrivi a destinazione, a chi ha veramente bisogno e se servirà, oltre a mia madre, mi recherò io stesso a monitorare e documentare la consegna. Purtroppo gli episodi di sciacallaggio ci sono e per questo monitoreremo tutto con chiarezza: per tutelare chi ha perso tutto, ma anche chi, qui in Italia, avrà avuto la generosità di donare. E da questo punto di vista posso dire con una punta di orgoglio, che quando c’è bisogno, Malo risponde sempre presente“.