Il “faro” dell’Ipab Muzan si è spento. Addio a Paola Carraro, pioniera nel sociale
Si è spento ieri uno dei quei sorrisi che hanno saputo regalarsi al prossimo. Sia nell’ambito del sociale che in quello amministrativo, inteso come la capacità – o forse addirittura l’arte – del mettersi a disposizione della comunità, donando il proprio tempo e le proprie energie, a favore del prossimo. A Malo in particolare. All’indomani della morte di Paola Carraro, 75 anni, presidente dell’Ipab Rsa Muzan che accoglie decine di persone anziane e altri ospiti in situazioni delicate, il web è cosparso di ricordi preziosi, partecipazioni al lutto e genuine dichiarazioni di affetto: “una donna fiera, forte, combattiva – così la ricordano in Comune, per voce del sindaco Lain – che ha regalato tempo, attenzione e generosi sorrisi”. Insegnante di italiano in pensione, era stata vice sindaco e aveva ricoperto vari altri incarichi come assessore: alle politiche giovanili, all’istruzione e al sociale.
Nonostante fosse affetta da vari anni da una malattia che minava le energie residue, ma mai la vitalità, la presidente della casa di riposo di Malo aveva incessantemente portato avanti la sua missione nel sociale, praticamente fino all’ultimo. Giovani, anziani, persone con disabilità e bambini malati erano le sue priorità. Anche collaborando in prima persona con le attività benefiche e preziose nel campo della ricerca portate avanti dalla Fondazione Città della Speranza. Solo pochi mesi aveva raggiunto un obiettivo importante, in ambito assistenziale, con il riconoscimento di ospedale di comunità del “Muzan” con 15 posti letto dedicati ai lungodegenti. Un successo che aveva condiviso, dispensando sorrisi, con i suoi collaboratori e i dipendenti dell’ente, ma infine con tutta la comunità maladense.
Da amministratrice, in ambito locale, era stata a lungo in Municipio in giunta comunale, al fianco dell’ex sindaco Antonio Antoniazzi, apice del suo impegno nella cittadina dopo i vari ruoli ricoperti come assessore e promotrice di svariate attività in campo sociale e culturale: dall’Università per gli Anziani allo Sportello Donna e Famiglia, solo per citarne alcuni.
Paola Carraro Lascia il figlio Giovanni e l’adorato nipote, il fratello e le sorelle, raggiungendo il marito che da tempo l’ha preceduta in cielo. “Tu che amavi tanto i fiori, andrai ora a godere della bellezza dei giardini del Cielo”. Questa la frase di commiato scelta dai familiari, citata nell’epigrafe affissa nei consueti spazi per gli annunci di Malo, dove tanti concittadini si fermano, in mesto silenzio, in queste ore, apprendendo la triste notizia.
Da insegnante di lettere e storia ha lasciato un ricordo indelebile tra generazioni di maladensi, allora alunni e alunne e oggi uomini e donne già maturi, che ha contribuito a far crescere accompagnandoli negli anni dell’innocenza ai tempi alle scuole medie “Ciscato”. Tanti fra questi vorranno essere presenti alle esequie o, comunque, le riserveranno tributo di affetto e, perchè no, di riconoscenza. Il rito religioso si terrà venerdì mattina a partire dalle 10, nel duomo cittadino. Sarà preceduto dalla recita del rosario dopo la santa messa delle ore 19, giovedì sera. Chi volesse regalarle un saluto di persona, potrà fare visita alla camera ardente allestita presso la casa di riposo ospitata nella struttura dell’ex ospedale De Marchi, divenuta negli ultimi anni la seconda dimora di Paola, e luogo da dove riceverà l’ultimo addio.
Riportiamo integralmente un ricordo, a firma del sindaco Paola Lain.
“Ieri, 21 gennaio, una donna fiera, forte, combattiva come poche ha deciso di concludere la sua esperienza terrena con lo stile che le è sempre stato proprio, guardando con occhi consapevoli ciò che le si stava presentando davanti. Una dipartita, la sua, che ha suscitato forti emozioni in tutti perché a tutti Paola Carraro ha regalato tempo, attenzione e generosi sorrisi. Ex insegnante di lettere, ha ricoperto negli anni il ruolo di Vicesindaco, di Assessore alla Promozione Sociale, all’Istruzione e alle Politiche Giovanili e, negli ultimi tempi, quello di Presidente della casa di Riposo Muzan. Si è impegnata inoltre in prima persona e con costanza per la Città della Speranza, ma anche in Cittadinanzattiva e presso il Tribunale dei Diritti del Malato. Nella sua funzione di Amministratore pubblico ha costruito e lasciato in eredità grandi cose, avendo fatto seguire a ciascuna sua idea o sogno progetti concreti che tuttora funzionano e vivificano la comunità di Malo. Si è trattato di interventi rivolti
soprattutto agli anziani e ai giovani, per i quali ha sempre avuto un occhio di riguardo. E’ doveroso ricordare l’attivazione a Malo, per suo volere, dell’Università Adulti Anziani, che quest’anno andrà a festeggiare il quindicesimo anno di attività e quella dello Sportello Donna e Famiglia, altro fiore all’occhiello, ma anche il grande sostegno dato alla nascita della Scuola di Musica Santa Libera e l’avvio della consegna ai diciottenni di copia della Costituzione. Numerose anche le iniziative indirizzate alla salute, quali La Bussola del
Benessere, o Guadagnare Salute.
Ci mancherà la sua energia, la sua capacità di vivere nel presente, giorno dopo giorno, con quello sguardo visionario di chi sa che il cambiamento è inevitabile e che nulla si distrugge, tutto si trasforma.”