Il ladro ferito lascia tracce di sangue nella cartoleria depredata. I Ris lo inchiodano dal Dna
Il secondo furto subito nell’arco di pochi mesi, nel mese di marzo scorso, aveva smosso non poco gli animi a Malo, dopo la rapina notturna ai danni del negozio di edicola e anche di cartoleria “All’Angolo“, già visitato da ladri ignoti nel novembre del 2023. Stavolta però, il malvivente di turno, maldestro nel portare a termine l’irruzione fracassando la vetrina e in ogni caso fruttuosa in termini di bottino, aveva lasciato dietro di sé tracce evidenti. Indizi che si tramuteranno in prove a suo carico in sede giudiziale. Il riferimento va in particolare a residui ematologici che hanno permesso agli investigatori di risalire alla sua identità e, a distanza di cinque mesi, di denunciarlo.
Si tratterebbe di un giovane uomo di 31 anni, di origini e nazionalità della Moldavia, già noto alle cronache e residente in Veneto. Nel corso dell’effrazione della notte di sabato 23 marzo, il cittadino straniero si era ferito. Si è potuto risalire così a lui e alle sue malefatte grazie – soprattutto – alle analisi di laboratorio sulle tracce di sangue lasciate sul luogo del reato predatorio, in via Milano, commesso a quanto pare in solitaria.
Sul posto erano intervenuti i Carabinieri della stazione di Malo e della Radiomobile di Schio. Il “fiuto” degli investigatori dell’Arma e l’attenta analisi della scena avevano permesso di rilevare dei residui di sangue, chiamando in causa i Ris di Parma – vale a dire il più che noto Reparto dei Carabinieri specializzati in investigazione scientifiche -, che ha acquisito il materiale organico, portando all’individuazione del Dna del soggetto sconosciuto e, infine, dopo la minuziosa operazione di confronto con il database delle identità genetiche, a individuare il presunto artefice del blitz.
Il 31enne, che attualmente vive a Thiene, è stato denunciato per furto aggravato. Delle refurtiva, purtroppo, a distanza di mesi, in questo caso non c’è traccia, al contrario delle gocce di sangue che lo inchioderanno – si presume – alle responsabilità in sede di giudizio penale. Se nel primo raid a venire trafugati furono dei gratta&vinci oltre al fondo cassa, stavolta a sparire, oltre al denaro, anche un computer laptop. Oltre ai danni agli infissi, sfondati di forza per aver accesso al negozio. Non si esclude che il primo (doppio) furto del novembre scorso, con “vittime” lo stesso punto vendita e la pulitura adiacente, sia stato commesso dalla stessa mano criminale.
Doppio blitz notturno nei negozi: spariscono denaro, articoli vari e i Gratta & Vinci