Si sente male nel sonno, poi la corsa in ospedale. Muore a 48 anni “Ale”, padre di una bimba
Amaro e triste risveglio per tante persone a Malo e non solo, oggi, dopo che parenti e i tanti amici ed ex compagni di squadra hanno appreso della morte prematura e improvvisa di Alessandro Saccardo, spirato alle prime luci dell’alba all’ospedale di Santorso dopo una disperata corsa in ambulanza nel tentativo di salvargli la vita. Quarantotto anni compiuti da meno di due mesi, la notte scorsa il maladense si trovava in casa con la sua compagna Margherita e la figlioletta di poco più di un anno quando, intorno alle 5 del mattino, avrebbe accusato un malore nel sonno.
Ad accorgersene la convivente che dormiva al suo fianco, che in pochi attimi si è resa conto della gravità delle condizioni di salute di Alessandro e ha contattato il 118, iniziando quindi le manovre Rcp in attesa dell’ambulanza e seguendo indicazioni dell’operatore del servizio di emergenza. Una volta giunta a Malo nell’abitazione indicata la squadra medica del Suem ha preso in carico l’uomo, tentando di rianimarlo e portandolo in codice rosso in ospedale.
Purtroppo, però, a quanto le circostanze hanno fatto emergere, la funzione cardiaca era già irrimediabilmente compromessa. Desistendo dopo oltre un’ora di tentativi ripetuti, è stata dichiarata la morte del neo papà in ospedale. Gettando nello sconforto più profondo gli affetti più cari di Alessandro, la madre che vive a Malo – il padre era invece mancato anni fa – i due fratelli Stefano e Davide e il resto della famiglia, con la notizia a diffondersi tra gli amici del mondo del calcio, del calcio a 5 e di recente del padel: “Ale”, “Sacca”, “Sabu”, sono questi i nomignoli con cui era conosciuto in più ambienti. Una morte improvvisa che viene recepita nell’incredulità più assoluta, per chi conosceva lui e le sue abitudini.
Alessandro è descritto da tutti coloro che lo ricordano oggi con affetto come uno sportivo assiduo, circostanza questa che rende ancora più arduo accettare l’idea che l’uomo classe ’75 possa essere mancato così, nel pieno della vitalità. Era cresciuto a Malo, in via Visan, spostandosi verso i confini con la frazione di Case negli ultimi tempi. Annualmente sosteneva come tutti coloro che praticano sport agonistici la visita medica sportiva e non avrebbe mai accusato avvisaglie di malessere. Negli ambienti del futsal vicentino, in particolare, nelle squadre in cui aveva militato tra Malo e Thiene, la triste notizia è “rimbalzata” nei gruppi whatsapp con i componenti delle squadre in cui “Ale” era di volta in volta l’anima tanto in campo quanto nello spogliatoio visto il suo carattere allegro abbinato alla propensione da vero combattente nel gioco. Da qualche tempo si era ritirato dall’attività agonistica per quanto concerne il pallone tra i piedi, prima di tutto per dedicarsi alla famiglia, al termine di una carriera portata avanti ben oltre i quarant’anni. Un esempio. Oggi, forse, ancora di più.
Dal termine della pandemia si dedicava al padel, nuova passione affiancata alle escursioni in montagna nella quale, come sempre d’altronde nel suo caso, si era cimentato unendo la sua indole ironica orientata alla socialità e alla battuta pronta alla voglia di impegnarsi e migliorare. Aveva in programma un match con amici proprio stasera, come d’abitudine, a Schio. Dolore anche a Thiene, dove ha lavorato in un’azienda di lavorazione di metalli, insieme al fratello Davide, alla Fonderie Pavinato.
Per conoscere la data delle esequie di Alessandro bisognerà attendere alcuni giorni e il nulla osta dalla Procura di Vicenza, informata della disgrazia nel corso delle mattinata, e che valuterà l’eventuale disposizione di autopsia sulla salma. “Esprimo la massima vicinanza alla famiglia, ho appreso stamattina della disgrazia – così il sindaco di Malo Moreno Marsetti -, a nome della cittadinanza di Malo e dell’amministrazione le uniche parole che si possono dire a fronte di un dolore così grande sono le nostre condoglianze da porgere ai familiari”.