“Siamo di Viacqua, vi serve un depuratore”, ma è una truffa. Marsetti: “Fate attenzione”
Torna anche nel Vicentino la truffa telefonica dei falsi operatori di Viacqua che segnalano un possibile inquinamento e propongono dei depuratori domestici. Lo segnala la stessa società del servizio idrico integrato, che gestisce nel Vicentino oltre sessanta Comuni.
Questa volta ad essere finiti nel mirino sono alcune famiglie di Malo: nei giorni scorsi alcuni utenti hanno infatti ricevuto una chiamata da parte di operatori che si presentavano a nome di Viacqua, comunicando la presenza di acqua inquinata nell’acquedotto e proponendo poi la possibilità di ricevere un depuratore d’acqua.
“Viacqua ci tiene quindi a precisare – scrive la società in una nota stampa – che non esiste ad oggi alcun problema di potabilità o inquinamento nella rete acquedottistica che serve il territorio di Malo. Viacqua, inoltre, non realizza operazioni commerciali di vendita all’utenza di apparecchiature quali depuratori, distributori o addolcitori di acqua. Si invita pertanto l’utenza a prestare la massima attenzione a simili iniziative, evitando di fornire dati e informazioni personali, e di rivolgersi alle forze dell’ordine in caso di dubbi”.
Il servizio clienti di Viacqua rimane comunque a disposizione anche per verificare la veridicità di simili campagne al numero verde 800 154242 (dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 20 e il sabato dalle 8 alle 13).
Anche il sindaco di Malo, Moreno Marsetti invita tutta la cittadinanza a fare attenzione e ad allertare le forze dell’ordine. “Chiedo ai maladensi di prestare la massima attenzione all’arrivo di telefonate sospette come questa, oppure a chi si presenta nelle case con richieste fantomatiche. I tentativi di truffa, che vanno a coinvolgere servizi essenziali come anche aspetti familiari particolari, purtroppo si susseguono anche nel nostro territorio e tendono a colpire le fasce più deboli della popolazione. Chiedo pertanto a chi viene preso di mira e ai loro familiari di far intervenire subito carabinieri o polizia locale”.
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