Maltempo di maggio, tre sindaci pronti all’azione legale di contro Genio civile e Consorzi di bonifica
Si è tenuto ieri l’atteso vertice tra i sindaci dei tre Comuni altovicentini “vicini di casa” più colpiti dall’emergenza maltempo nel mese di maggio scorso, in attesa di fondi necessari per poter porre rimedio parziale ai danni provocati da corsi d’acqua straripati, ponti crollati e smottamenti e frane vari. Si parla di impegni di spesa per oltre 20 milioni di euro per i soli investimenti nelle infrastrutture pubbliche e di almeno 60-70 per i privati, tra aziende e cittadini martoriati dall’ondata di piogge torrenziali e gli effetti dei nubifragi sull’orografia dei territori di Malo, Monte di Malo e Isola Vicentina. Qui, in particolare, nella frazione di Castelnovo, con 600 famiglie messe alle corde dagli allagamenti.
A distanza di due mesi, con le liste dei danni presentata come da protocolli, non un euro è giunto alle amministrazioni comunali per far fronte ai problemi che prevedono l’impegno di fondi importanti, ad oggi incompatibili con la gestione ordinaria delle casse pubbliche degli enti locali. Dopo il confronto di martedì 16 luglio, Moreno Marsetti, Mosè Squarzon e Francesco Gonzo hanno messo “nero su bianco” il fronte comune concordato, facendo sapere di essere disposti ad adire le vie legali per ottenere quanto dovuto e promesso, per nome e conto delle proprie rispettive comunità. Il riferimento va in particolare agli enti che preposti alla manutenzione dei torrenti esondati, a partire da Consorzi di bonifica e Genio Civile.
“E’ emersa la volontà di dare risposte concrete a cittadini ed aziende colpiti. Si stimano danni per oltre 20 milioni di euro solo per il patrimonio pubblico di questi tre Comuni. Si tratta di spese considerevoli a cui non riusciamo a far fronte – ammette il sindaco di Malo, Moreno Marsetti – con l’ordinaria amministrazione. – In precedenza mi sono incontrato con il collega di Marostica assieme al quale abbiamo inviato alla Prefettura una richiesta di un tavolo allargato ai referenti politici nazionali del territorio, per capire come muoverci allo scopo di ottenere risposte che sinora nessuno ci ha dato in questi due mesi, tanto più che ci saranno altre emergenze simili da affrontare in futuro e finora non sono previsti interventi di ripristino degli argini dei corsi d’acqua. Nel frattempo il Governo parla di tagli alle spese correnti degli enti comunali e nessuno pensa a noi, non si parla di stanziamenti però noi dobbiamo garantire sicurezza a privati ed aziende”.
“Tra dissesti idrogeologici, frane, smottamenti – precisa Mosè Squarzon da Monte di Malo -solo nel mio territorio si superano i 9 milioni di euro. Il nostro è un territorio martoriato che finora ha dato senza mai ricevere. E’ giunto il momento di invertire la rotta. Non possiamo attendere oltre”.
“Il nostro obiettivo è di fare un’azione condivisa e unitaria, allargata anche agli altri Comuni colpiti – incalza il sindaco di Isola Vicentina, Francesco Maria Gonzo. – Dobbiamo fare sentire la voce del nostro territorio a più livelli, da quello provinciale a quello nazionale. Chiediamo lo stanziamento di nuove risorse per far fronte non solo alla prevenzione ma anche ai ristori di chi ha subito danni ingenti. Solo a Castelnovo sono 600 le famiglie colpite per danni che ammontano a 50 milioni di euro. E tutte attendono risposte concrete, perché i danni a cui devono far fronte sono legati alla mancata manutenzione dei torrenti”.