Tunnel Spv tra Malo e Castelgomberto ultimato ma in stallo. Manca l’ok della Commissione
Tutto pronto, o quasi. Dovrà mantenere salda la pazienza a scadenza indeterminata chi “freme” per poter accorciare il tempo impiegato per gli spostamenti su quattro e più ruote dalla Valle dell’Agno o anche da quella del Chiampo per viaggiare verso l’Altovicentino e in potenza verso il Bassanese e oltre, verso il Trevigiano, percorrendo la Superstrada Pedemontana Veneta.
Il tunnel che “buca” la fascia collinare tra Malo e Castelgomberto, oggetto di una disgrazia nelle prime fasi di realizzazione e incappato in più intoppi tecnici, già da qualche settimana viene descritto come pronto e percorribile, ma manca il nulla osta al collaudo definitivo e quindi all’apertura. Il tratto intra monte è di poco meno di 7 chilometri.
Una volta ottenuto l’ok definitivo, che deve arrivare da un’apposita Commissione tecnica che si riunisce a Roma periodicamente per vagliare l’utilizzo delle infrastrutture, tunnel e gallerie compresi, saranno completati praticamente in toto – in attesa del raccordo con l’A4 in quasi 95 chilometri che collegheranno Montecchio Maggiore a Spresiano -, mettendo il punto finale al progetto viabilistico più discusso e oneroso della storia recente della Regione Veneto, intrapreso nella sua fase esecutiva nel lontano 2011. Il 10 novembre di quell’anno la posa della prima pietra a Romano d’Ezzelino, dopo l’esproprio di 3 mila terreni privati.
Tappa dolorosa quella del 19 aprile 2016, quando in seguito a uno dei due crolli interni alla galleria morì un operaio al lavoro – Sebastiano La Ganga -, travolto dai detriti nel corso degli scavi. Il cantiere fu posto sotto sequestro giudiziario, di fatto congelando i lavori pe r oltre due anni. Un altro stop dalla magistratura giunse in seguito ai sospetti sull’utilizzo di materiali non conformi a quelli sanciti nel contratto d’appalto. Ora che tutto è pronto (o quasi), dopo che nel giugno 2022 la perforazione ha visto la luce sul lato Ovest Vicentino, manca il sigillo finale della burocrazia.
Salvo ulteriori imprevisti o ritardi, dopo l’ok della Commissione Gallerie e la fine lavori per il link d’allacciamento con l’autostrada A4, all’altezza di Alte, il completamento definitivo della Spv dovrebbe avvenire entro la primavera del 2024. A fine opera, da previsioni aggiornate ma peraltro ancora aggiornabili, l’opera sarà costata 2,4 miliardi di euro. Come da contratto per 39 anni dal varo resterà in concessione alla società Sis che la sta realizzando con altri partner, poi passerà di mano, alla Regione Veneto.