Maltempo del 21 luglio, danni da un milione: il Comune chiede lo stato di calamità
La notizia era nell’aria, dopo che i temporali – anche “fuori meteo” – di questi giorni hanno surriscaldato l’atmosfera nei dintorni di Schio in seguito al nubifragio abbattutosi in Val Leogra e sulla fascia pedemontana lunedì, nel pomeriggio del 21 luglio. Provocando danni a negozi, a edifici pubblici come le scuole e ad abitazioni private, oltre a un inedito “ruscello” che ha invaso il centro storico della città, le vie Pasubio e Fratelli Pasini in particolare.
Ammonterebbe a circa un milione di euro – ma il dato vale solo per il patrimonio della collettività, sono esclusi i conteggi in corso da parte dei privati – la prima stima sostanziale dei problemi causati dalla mezzora abbondante di pioggia battente caduta sull’Altovicentino, fino a 50 millimetri in alcune aree. Del tutto imprevista per l’intensità con cui ha sorpreso praticamente tutti, centro meteo decentrato dell’Arpav in testa.
Delle scorse ore la conferma ufficiale della richiesta per il riconoscimento dello stato di crisi per calamità naturale a causa del maltempo. A inoltrarla il comune di Schio, che ritiene quindi di aver diritto a un risarcimento per i danneggiamenti patiti in conseguenza all’eccezionalità dell’evento atmosferico, da non mettere in discussione. “L’amministrazione comunale ha deciso di rivolgersi alla Regione Veneto – si legge nella nota diramata nel primo pomeriggio di oggi – affinché venga riconosciuta la natura eccezionale che, con un temporale violento, pioggia fittissima, vento e una fortissima grandinata ha arrecato ingenti danni al patrimonio pubblico e privato. L’appello è per lo stanziamento di fondi per ripristinare quanto danneggiato nell’area comunale. Se verrà concesso lo stato di crisi per calamità naturale anche i privati cittadini potranno ricevere un risarcimento”.
Come accertato dai tecnici e reso noto dal sindaco Valter Orsi dai microfoni di un’emittente locale, in poco meno di 40 minuti sull’area scledense “sono caduti dai 34 ai 50 millimetri di pioggia provocando allagamenti, smottamenti e grosse infiltrazioni d’acqua – aggiunge il primo cittadino -. Tra danneggiamenti alle coperture degli edifici, schianti di alberature, allagamenti di strutture e dissesti idrogeologici la stima dei danni è di circa un milione di euro per quanto riguarda il solo patrimonio pubblico. Si tratta, in realtà, di una prima stima approssimativa in quanto in queste ore sono ancora in corso le opportune verifiche. Per i danni subiti dai privati, invece, continuano ad arrivare segnalazioni e al momento non ci è possibile fornire dei numeri precisi”.
Tra le zone più colpite dal maltempo risultano via S.G. Bosco, via Riva di Magrè, via XXIX Aprile, via Tito Livio, via dell’Artigianato, via Boito, via Cima Alta, via Tommaseo, Giavenale di Sotto, via Maso Dalla Vecchia, piazzale Pubblici Spettacoli, via Corre, via SS. Trinità, via Proe di Sotto, via Elia Dalla Costa, Palazzo Garbin, l’ex scuola di via Marconi, ma anche i plessi dell’Istituto Comprensivo Battistella, le scuole dell’infanzia di Ca’ Trenta e SS. Trinità e la primaria Don Milani. “Martedì le squadre di Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco sono intervenute per ripristinare i luoghi allagati e le zone più colpite – prosegue Orsi -. Come amministrazione abbiamo deciso di attivarci subito, dopo una prima ricognizione, chiedendo il riconoscimento dello stato di crisi. Se riceveremo risposta positiva informeremo subito la cittadinanza sulla proceduta da seguire per ottenere un ristoro”.