Maltrattamenti, stalking e revange porn sulla ex: arrestato un cinquantenne
Maltrattamenti, stalking e pure revenge porn: di questo è stata vittima una donna di Schio da parte dell’ex convivente, un cinquantenne del posto che ora è stato arrestato e portato in carcere a Vicenza.
L’arresto è la conseguenza di un’indagine svolta dai carabinieri della stazione di Schio ed è stato eseguito su ordine del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vicenza, su richiesta della Procura della Repubblica berica, per le ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e diffusione illecita di video sessualmente espliciti.
Le indagini condotte dai carabinieri erano iniziate nei mesi scorsi, quando la vittima, già convivente del 50enne, si era recata negil uffici dell’Arma per presentare denuncia di aver subito maltrattanti, sia fisici che psicologici, atti di umiliazione e sopraffazione sistematica. Una situazione così grave da aver portato la donna ad essere collocata in struttura protetta.
L’ex però non si è rassegnato alla fine della relazione e alle scelte della donna e con il passare dei mesi, seppur sottoposto alla misura di prevenzione dell’ammonimento, ha continuato a stalkerarla, arrivando addirittura a diffondere ad alcuni familiari, attraverso applicazioni di
messaggistica istantanea, dei video a contenuto sessualmente esplicito.
Proprio alla luce di questi nuovi fatti e della nuova denunci8a, e dell’ammonimento che consente di procedere d’ufficio, l’altra sera, il 18 giugno, i carabinieri lo hanno rintracciato a Schio e, al termine delle formalità di rito, è stato poi condotto in carcere a Vicenza, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
“Continuiamo a focalizzare il nostro impegno al contrasto dei crimini di genere. In tale ambito – commenta il capitano Francesco Grasso, comandate dei carabinieri della compagnia di Schio – l’invito dell’Arma è quello di rivolgersi alla caserma più vicina, non solo per denunciare tutti quei fenomeni che possono avere i connotati della violenza, in qualunque forma venga espressa, senza attendere che questa divenga fonte di disagio, paura o addirittura pericolo, ma anche per un confronto su come gestire una situazione che si sta vivendo e che non si riesce a comprendere a pieno”.