Apre lo sportello donna intitolato ad Anna Barretta. Comune parte civile nel processo
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Sta arrivando a concretizzarsi il lavoro svolto in questi mesi dall’amministrazione comunale di Marano Vicentino verso l’apertura dello “Sportello donna” dedicato ad Anna Filomena Barretta. Uno spazio sicuro dedicato alle donne in difficoltà e un presidio culturale ed educativoper sensibilizzare sulle tematiche di genere e rafforzare una comunità libera dalla violenza. Lo sportello sarà aperto nel mese di settembre in piazza Silva, nella nuova sede del settore Sociale del Comune; per il primo anno e mezzo la sua gestione è stata affidata, per conto del Comune, alla cooperativa Con Te. Per 6 ore a settimana – 4 come front office e 2 su appuntamento – lo sportello sarà seguito da una psicologa professionista, sostenuta dalle volontarie alle quali è rivolto un corso di formazione organizzato in tre incontri nel mese di luglio.
Anche la data dell’inaugurazione ufficiale dello sportello – nella quale saranno coinvolte le scuole e le colleghe di Anna FIlomena Barretta – è già stata fissata: sarà il 20 novembre, una data simbolica che segna un anno dall’uccisione della donna.
È questa una delle risposte messe in campo dall’amministrazione comunale a seguito del femminicidio dello scorso novembre. In questi mesi, l’amministrazione ha svolto un “lavoro sottotraccia”, come dice Paola Sbalchiero, assessore al Sociale a Marano, per tutelare in primis le figlie minoridi Anna Filomena Barretta. Un lavoro svolto in sinergia con i servizi sociali del Comune e l’Ulss 7, il tutore e l’avvocato della figlia minore, la Parrocchia e l’Istituto Comprensivo. “L’intera comunità ha sostenuto le ragazze con una raccolta fondi e il Comune ha messo a disposizione un appartamento di proprietà pubblica affinché le figlie possano usarlo nel fine settimana per stare insieme alla zia materna”, spiega l’assessore.
E si avvicina un altro momento cruciale: a breve ci sarà il rinvio a giudizio nel processo ad Angelo Lavarra, marito di Anna Filomena Barretta, accusato dal pubblico ministero Luigi Salvadori di aver ucciso la donna. “Il Comune ha deciso di costituirsi parte civile nel procedimento penale – sottolinea il sindaco, Marco Guzzonato -. Un atto simbolico e un nuovo passo per sottolineare l’esigenza di fermare la violenza sulle donne”. E le somme eventualmente percepite dall’Ente a titolo di risarcimento danni, saranno devolute ai Servizi sociali del Comune.