Atti persecutori verso l’ex, scatta il piano di emergenza: fermato un 45enne
Dovrà rimanere in casa tassativamente, soggetto agli arresti domiciliari, e sarà monitorato costantemente nei suoi movimenti un 45enne di Marano Vicentino, denunciato nei giorni scorsi da una donna per la quale avrebbe dimostrato un’ossessione tale da porre in atto atteggiamenti oltre la soglia del lecito.
Si parla esplicitamente di atti persecutori nella nota diffusa dai Carabinieri, con gli effettivi della compagnia di Thiene ad occuparsi del caso segnalato al giudice – il Gip – di turno di Vicenza, il quale ha fatto scattare il “codice rosso” d’emergenza. Ora l’uomo indossa un braccialetto elettronico per tracciarne gli spostamenti.
L’arresto dell’uomo è avvenuto nel pomeriggio di sabato 23 dicembre, subito dopo la firma dell’ordinanza di custodia cautelare e la trasmissione dell’ordine esecutivo al comando di Thiene. Le indagini rapide dei militari thienesi hanno permesso di trovare riscontro nella testimonianza ella donna, che aveva riferito di essere state pedinata più volte dal 45enne con il quale, nel passato, aveva intrattenuto una relazione sentimentale, senza aggiungere altri dettagli, se non che il “movente” di questa ossessione risiedeva nella gelosia.
La donna, comprensibilmente spaventata dopo aver notato la presenza dell’ex fidanzato in circostanze non abituali, si era rivolta agli esponenti dell’Arma poche ore prima, chiedendo aiuto, come da più parti si richiede in ragioni dei drammatici eventi recenti con vittime persone di sesso femminile. I militari, una volta acquisita la versione dei fatti, hanno subito applicato le recenti norme previste per il “codice rosso” che prevede ulteriori misure volte a rafforzare e velocizzare le procedure per la tutela delle vittime di possibili reati di violenza.
“Le indagini e gli accertamenti dei Carabinieri hanno consentito di dimostrare che l’uomo, attraverso i suoi comportamenti avrebbe ingenerato nei confronti della vittima uno stato di paura tale da alterarne, in modo incisivo, le abitudini quotidiane. Il Gip del Tribunale di Vicenza, concordando con le evidenze investigative raccolte in fase di indagine, sussistendo gravi indizi di colpevolezza in ordine ai prefigurati reati, ha applicato nei confronti dell’uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari e l’applicazione del braccialetto elettronico“.