Il “profumo d’intesa” è quello dell’inchiostro fresco apposto, martedì sera, dall’amministrazione comunale di Marano e dalle organizzazioni sindacali. Una serie di firme in calce al documento che fissa una convergenza di linee guida su carta, nero su bianco, per quanto riguarda politiche fiscali, sociali, educative e del lavoro nel paese altovicentino. Una sorta di “rotta maestra” che la squadra di governo maranese si è impegnata a seguire, impegnando circa un quinto – il 22% per la precisione – dei 7 milioni di euro a disposizione per l’anno in corso. Per la forma si parla di accordi sul bilancio previsionale 2018, per la sostanza significa destinazione mirata delle risorse nei diversi ambiti. Con i quasi 10 mila cittadini insieme “sentinelle” e beneficiari della manovra.
A rappresentare l’ente locale il sindaco Marco Guzzonato e l’assessore al Bilancio Alessandro Peron. Ampi e complessi i contenuti dichiarati all’interno del protocollo d’intesa: a beneficiare di una consistente fetta delle risorse disponibili saranno anziani e l’infanzia, ma anche i servizi di sostegno alla ricerca dell’occupazione, alla tutela sociosanitaria e per la seconda accoglienza di richiedenti e titolari di protezione umanitaria (rete Sprar con il progetto Mosaico di cui il comune di Marano è capofila).
Da parte delle organizzazioni sindacali – Cgil, Cisl, Uil e Pensionati di Vicenza – si è dato seguito al documento “Indirizzi e proposte per il confronto con i Comuni della Provincia di Vicenza”, trasmesso a tutte le amministrazioni vicentine al fine di individuare i temi cardine su cui avviare un confronto costruttivo e ponderato sui tra enti locali e parti sociali.
Uno sguardo ai numeri. Ammonta a 7.037.615 euro, per la precisione, la manovra complessiva alla voce delle entrate. In previsione oltre 1 milione e 250 mila euro saranno destinati alle politiche sociali e della famiglia e ai diritti sociali, vale a dire per il 22% del totale. Una porzione consistente – poco più di 900 mila euro – sarà riservato allo sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente (gestione rifiuti compresa), poi a seguire l’istruzione e il diritto allo studio – 467 mila euro -, i trasporti e diritto alla mobilità – 343 mila euro – e via via le altre voci in capitolo. Allo “stato sociale”, per dirla in termini scolastici, primo posto nei pensieri del primo cittadino e dei suoi collaboratori, con l’apporto esterno dei sindacati confederali a tracciare il sentiero e vigilare sul cammino amministrativo della giovane giunta maranese.