Cartolina dal campo di prigionia consegnata a Marano Vicentino 80 anni dopo grazie a un collezionista
È stata ritrovata e consegnata 80 anni dopo, una cartolina della Seconda Guerra Mondiale destinata a una maranese, Teresa Zaltron, e inviata nel 1943 dal marito, Domenico Silvestri, allora internato in un campo di prigionia in Germania.
La cartolina, ritrovata da Enrico Dolgan, appassionato di storia, è stata così recapitata alla figlia di Silvestri, Maddalena, che all’epoca dell’invio era una bambina e che oggi l’ha ricevuta insieme alle figlie e nipoti (nelle foto). La cartolina è stata consegnata da Dolgan, che l’ha acquistata da un collezionista di cimeli e oggetti d’epoca, insieme al sindaco di Marano Vicentino Marco Guzzonato, in municipio.
Nella lettera, che porta il timbro del 4 novembre 1943 e che è scritta in francese e precompilata, l’uomo spiega di essere internato in un campo di prigionia in Germania e di essere “leggermente ferito”. “Avrò diritto di scriverti a breve”. La cartolina riporta poi nome e cognome del prigioniero, il numero di matricola tedesco e il campo a cui si trova: il XXII F, che corrisponde allo Stalag XII-F, situato nei pressi di Forbach (nella Mosella annessa al Terzo Reich, ora in Francia), quindi vicino a Sarrebourg. Fu attivo dal 15 novembre 1940 al 9 dicembre 1944; venne poi trasferito a Freinsheim, in Germania, dove rimase in funzione fino al 1945. Come riporta Wikipedia, al 1º settembre 1943, vennero censiti nel campo 17.524 francesi, 312 belgi, 2.623 polacchi, 4.923 iugoslavi e 23.623 sovietici, per un totale di 49.015 prigionieri, di cui 41.840 lavoratori e 7.175 non adatti e ricoverati nelle infermerie. Dopo l’annuncio dell’armistizio di Cassibile l’8 settembre 1943, vi furono deportati e internati anche i prigionieri di guerra italiani catturati dai tedeschi nei vari fronti.
Domenico Silvestri era nato a Marano Vicentino nel 1910 e si era sposato con Teresa Zaltron nel 1937. Era un manovale in fonderia e viveva in via Santa Lucia. Quando è partito per le armi aveva già una figlia, Maddalena Silvestri, nata nel 1941 e tuttora residente in via Santa Lucia. Dopo la guerra, Domenico tornò a Marano Vicentino.