Centauro uscito di strada: nessun malore, è stato urtato da un’auto. Indagato un 19enne
In molti tra i familiari e gli amici di Giacomo Xotta, il motociclista maranese di 64 anni morto domenica scorsa mentre rincasava in sella alla sua Honda Cfr1000, non riuscivano a capacitarsi delle opzioni ipotizzate per spiegare la tragedia: impossibile pensare a un’uscita autonoma di strada per una valutazione errata alla guida, così come era difficile credere a un malore, visto la stato di salute integro del centauro salutato solo pochi minuti prima da alcuni amici dopo la gita in moto sul Lago di Garda. Ieri, all’ospedale di Santorso, la salma del 64enne è stata sottoposta a esame autoptico su incarico ai periti.
Solo a distanza di giorni emerge una terza via per spiegare quanto accaduto: un incidente stradale causato dall’urto da parte di un veicolo, senza poi fermarsi a prestare soccorso. Lo si evince dal disposto della Procura contenuto nelle indagini che avvisa un 19enne del capo d’imputazione di omicidio stradale nei suoi confronti.
Giacomo Luigi Xotta, questo il nome completo della vittima, è stato appurato subito come conoscesse a menadito via degli Alpini, a Marano, strada che percorreva spesso e vicina alla sua abitazione. Inoltre, la sua esperienza di anni alla guida e la prudenza dimostrata da sempre, facevano propendere per l’esclusione di questa opzione. Per quanto noto, poi, non soffriva di alcuna patologia. Ma a far vertere le indagini verso il coinvolgimento di altri sono stati i rilievi degli agenti di polizia locale “Alto Vicentino”, mantenuti sotto riserbo al fine di non ostacolare gli approfondimenti successivi.
Una delle due automobili che percorreva la medesima direzione di marcia avrebbe urtato la moto di grossa cilindrata di Xotta, facendolo cadere rovinosamente nel campo adiacente. Lo si evince, secondo quanto rende noto Studio3A-Valore S.p.A. a cui la famiglia Xotta si è affidata, dal procedimento penale aperto nei confronti di un 19enne di Piovene dal pubblico ministero del Tribunale berico Luigi Salvadori. Tre i veicoli sequestrati, dopo l’acquisizione di testimonianze utili: oltre alla motocicletta danneggiata del maranese anche una Lancia Y e una Citroen Saxo. Per capire meglio le dinamiche dettagliate e attribuire le responsabilità del presunto – ad oggi almeno – incidente, ci sarà da attendere gli esiti dell’indagine.
Si attendono quindi sviluppi, oltre ai risultati completi dell’autopsia che, sempre secondo le informazioni rese stamane dalla società che si occupa di risarcimento danni e tutela diritti sopracitata, escluderebbe la causa di morte per malore e indicherebbe invece nei politraumi subiti a causa della violenta caduta l’origine della morte sul colpo di Giacomo Xotta. Intanto sia a Marano che a Monte di Malo, paese di origine del tecnico specializzato nel settore delle macchine da stampa, dopo il cordoglio si attendono data e luogo del funerale per dimostrare quanto più affetto e partecipazione al lutto possibili per la disgrazia improvvisa.
Alla moglie e ai due figli, il più giovane ancora minorenne e che proprio domenica doveva festeggiare il compleanno alla sera con il padre, sono giunte innumerevoli testimonianze di vicinanza in questi giorni. Tra i primi, i membri del Motoclub Priabona con i quali il – da poco tempo – pensionato amava condividere la passione per i viaggi sulle due ruote e i momenti di svago in buona compagnia. Luogo e data delle esequie saranno rese note nella giornata di domani, dopo il nulla osta formale della Procura.