Giovane maranese vince il concorso di magistratura

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A soli 27 anni (un età decisamente precoce nel mondo del lavoro legato alla giustizia) la maranese Martina Dall’Amico ha vinto il concorso nazionale in magistratura ordinaria, divenendo magistrato ordinario in tirocinio per 18 mesi.

Il neo-magistrato Dall’Amico è stato ricevuto dalla Giunta maranese, che le ha consegnato una copia del Patto Educativo Territoriale, con l’augurio di un buon lavoro e di collaborare “affinché tutte le istituzioni si impegnino per la costruzione di un paese che educa”, come ha detto il sindaco, Marco Guzzonato.

 

Dall’Amico è ora magistrato ordinario in tirocinio e per 18 mesi affiancherà un magistrato nel suo lavoro. “Per un anno sarò a Venezia e poi, in base alla graduatoria, verrà scelta la sede per i miei ultimi sei mesi di tirocinio”, spiega la giovane.

 

Dopo il liceo classico a Schio, Martina Dall’Amico (a lungo impegnata in paese come animatrice nei gruppi parrocchiali) si è laureata in giurisprudenza all’Università di Ferrara, per continuare poi con la scuola di specializzazione per le professioni legali all’Università di Padova. Ha svolto il tirocinio al Tribunale di Padova e successivamente un corso privato in preparazione al concorso nazionale in magistratura ordinaria.

 

È passato già un anno da quando ha sostenuto il concorso scritto nel luglio 2017 a Roma, indetto dal ministero della Giustizia per 360 posti di magistrato ordinario: in oltre 6mila persone si sono presentate al concorso. 2.751 di questi avevano consegnato la prova scritta e poi solo 359 candidati sono risultati idonei, passando alla prova orale.
“L’esito degli scritti è arrivato a inizio maggio di quest’anno e il 22 giugno ho avuto gli orali – racconta Dall’Amico – ho molto apprezzato il fatto che al concorso sia stato premiato il ragionamento: la mia esperienza dimostra quello che avevo sentito dire rispetto al fatto che i concorsi di magistratura sono dei concorsi che premiano il merito. Oggi vivo quello che è sempre stato uno dei miei sogni. Sono molto emozionata per il ruolo importante che mi aspetta: sono consapevole della grande rilevanza sociale di questo lavoro e farò la mia parte per contribuire a rendere migliore la comunità e il nostro Paese”.