La testimonianza di Nicolò in un libro. L’India vista attraverso gli occhi dei bambini orfani
“Una persona alla volta, un sorriso alla volta”. E’ così che si cambia il mondo“. Bianco come Dio è il titolo del libro di Nicolò Govoni, che dopo anni trascorsi a offrire accoglienza ai più bisognosi sarà proprio lui, per così dire, “accolto” domani sera a Marano Vicentino all’interno della Casa del Giovane. Si tratta di un giovane emiliano di nascita ma cresciuto a Cremona, freelance giornalista in corso d’opera che a 25 anni ha vissuto un quinto della sua esistenza tendendo la mano ai più piccoli, orfani e rifugiati, come volontario. Quattro gli anni trascorsi in India, poi la Palestina e ora l’isola di Samos, in Grecia.
Storie viste e vissute, volti conosciuti e soprattutto bambini e ancora bambini incontrati, prima in un orfanotrofio “da terzo mondo” e poi i figli di rifugiati in un campo profughi sovrapopolato: tutti da (tras)formare in studenti e renderli da ragazzi vulnerabili a uomini e donne con un futuro a portata di mano, non (più) un’illusione. Nicolò Govoni presenterà a ai giovani (e non) di Marano la sua opera terza domani sera, venerdì 2 novembre, alle 20.30. Ad ingresso libero, così come il cuore, da aprire al prossimo. Come lui. Con il sostegno della parrocchia di S. Maria e il patrocinio del comune di Marano.
La pubblicazione Bianco Come Dio può definirsi come una sorta di fenomeno editoriale nel settore, vista la diffusione di circa 10 mila copia in formato ebooks, prima la chiamata della casa editrice Rizzoli che ha abbracciato il progetto di Nicolò e la sua Onlus internazionale Still I Rise (traduzione: mi solleverò/mi rialzerò) fondata la scorsa primavera, ispirandosi ad una nota poesia e canzone. La sua missione? Costruire. Costruire scuole. Costruire futuro. E raccogliere fondi per riuscirci.