Un vivaio di cannabis in giardino. Arrestato un 48enne, indagati gli anziani genitori
Coltiva piante di cannabis in giardino, garage e soffitta, per un valore commerciale delle sostanze illecite per 70-80 mila euro di ricavi, ma viene arrestato e inguaia così anche gli anziani genitori. Seri problemi giudiziari all’orizzonte per un 48enne di Marano Vicentino, personaggio noto negli ambienti dello spaccio, pizzicato dalla guardia di finanza di Schio nei giorni scorsi in piena flagranza di reato. Si tratta di L.S., cittadino italiano, il quale già da tempo aveva allestito in giardino una coltivazione di piante alte da 2 a 3 metri (da tramutare in marijuana) e nella mansarda un essiccatoio artigianale.
Una condotta non solo illecita, ma inoltre poco accorta visto che gli inequivocabili aromi provenienti dai vegetali cannabinoidi della piantagione improvvisata, maldestramente malcelati dietro a ortaggi e a teli scuri ancorati alla recinzione. Al fiuto di qualche passante o residente che, probabilmente, ha inviato una segnalazione alle forze dell’ordine, si è aggiunto quello infallibile dei segugi delle unità cinofile, che hanno così “scoperchiato” la pentola. La merce realizzata era destinata con ogni probabilità al mercato locale dell’Altovicentino, in particolare nella vicina Schio.
Con all’interno 16 piante mature per complessivi 70 chilogrammi di peso e una stima che ammonta a 70 mila euro il possibile ricavo per il produttore di marijuana, considerando 7 chili di sostanza stupefacente effettivamente ricavabile dalle piante. Nel dettaglio anche 2.027 semi di canapa (10 mila euro approssimativi il valore commerciale), due bilancini di precisione, un grinder, 11,4 grammi di prodotto essiccato, spinelli, pipe dolci modello “bong” oltre a vari opuscoli informativi sulle modalità di coltivazione della cannabis.
Sequestrato anche un armamentario che costituiva di fatto un kit fai da te da produttore di marijuana, una consistente strumentazione tecnica per permettere l’essiccazione anche durante l’inverno (lampade, termometri e termoventilatori). Il 48enne si trova ora nella stessa abitazione di Marano Vicentino in regime di arresti domiciliari, ovviamente svuotata da tutto il materiale destinato al macero in futuro ma, ad oggi almeno, gravame indiziario per dimostrare la colpevolezza dell’indagato.
Sorprende ma risulta comunque lineare con lo svolgimento degli accertamenti in corso a loro carico, la notifica dell’ipotesi di reato di concorso in coltivazione di sostanza stupefacente a padre e madre del maranese. I due anziani, in quanto conviventi dello stesso, secondo i finanzieri sarebbero stati perfettamente a conoscenza dell’esistenza della piantagione nel giardino della propria abitazione. Se ciò fosse dimostrato, rischierebbero le stesse possibili condanne.