Mondiali di nuoto, Ceccon ancora sul podio. Sfuma l’oro per un soffio nei 100 dorso
Niente accoppiata dorata dopo la vittoria storica di ieri nei 50 metri farfalla ai Mondiali di Nuoto di Fukuoka in Giappone, per Thomas Ceccon, ma il campione vicentino e azzurro si porta a casa un’altra sensazionale medaglia – stavolta d’argento – a distanza di 24 ore. La distanza stavolta è doppia, i 100 metri, e lo stile cambia nel dorso, ma il siluro d’acqua di Magrè risulta sempre ai vertici internazionali e sale sul podio.
Non senza un pizzico di rammarico, dirà lui stesso in seguito nell’immediato dopo-gara, per il finale imperfetto che gli ha fatto perdere quella manciata di centesimi rivelatisi decisivi. A piazzarsi al 1° posto oggi è l’americano Ryan Murphy, anche lui nel lotto dei favoriti della vigilia insieme a Ceccon, precedendo l’italiano di appena 5 centesimi di secondo.
Il crono dello statunitense medaglia d’oro è 52”22, dunque un 52”27 per il portacolori della nazionale azzurra, con podio completato alle sue spalle, ad un solo centesimo (52”28) da un altro atleta a stelle e strisce, Hunter Armstrong, che si deve accontentare dunque del bronzo individuale. Ai microfoni di Raisport Thomas Ceccon ha sottolineato la rivalità con il vincitore che si decide sempre sul filo del rasoio ad ogni gara, dispiacendosi per l’arrivo che gli è costato il bis proprio al “tocco” sulla piattaforma subacquea che ferma il cronometro.
“Sono entrato in vasca per vincere – ha detto appena fuori dalla vasca lunga nipponica che lo vedrà ancora protagonista nei prossimi giorni – comunque ho fatto una buona prova. Ho buttato l’arrivo, sono arrivato un po’ lungo, ieri ero molto più sciolto”. Il tempo fissato dal nuotatore vicentino, detentore del record mondiale in questa distanza e specialità in assoluto da lui prediletta, è lontano dal 51”60 e ieri in semifinale aveva fatto segnare un 52”16 che oggi gli sarebbe valso l’oro.
I tanti “tuffi” ravvicinati – si tratta della terza medaglia al collo per Thomas in tre giorni, la prima domenica con un argento in staffetta 4×100 a stile libero – e l’arrivo al fotofinish non gli hanno permesso di confermarsi stavolta campione mondiale, considerando anche l’agguerrita concorrenza.