Dopo trent’anni anni riprende vita la Sorgente delle Acque. Domani l’inaugurazione
Gli stravolgimenti climatici e la siccità mettono a dura prova la sopravvivenza nel nostro pianeta: diventa così sempre più importante trovare nuove riserve idriche, a volte ripercorrendo strade antiche come vecchie sorgenti d’acqua che non solo rappresentano una risorsa di inestimabile valore, ma che diventano, soprattutto, un riappropriarsi della storia e del legame col proprio territorio.
Questo è quello che hanno voluto fare a Monte di Malo, come spiegano gli ideatori del progetto che ha ridato vita alla vecchia Sorgente delle Acque: l’inaugurazione ufficiale si terrà domani, 11 giugno, alle ore 11.
Luca Sassaro ideatore del recupero, Mosè Squarzon sindaco del Monte di Malo e lo studioso Giacomo Cazzola, ospiti del programma ‘L’eco dei Comuni’ a Radio Eco Vicentino raccontano come è nata questa idea: “Volevo che i miei luoghi, dei miei genitori e dei miei nonni potessero essere i luoghi dei miei figli, per dare una continuità alla storia di Monte di Malo” spiega Sassaro.
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La fonte si trova sulla strada che da Monte di Malo porta a Monte Magrè, è una sorgente mineralizzata da cui sgorga un’acqua depurativa. Fino a pochi mesi fa era coperta di rovi e da trent’anni era inutilizzata, come spiega il sindaco: “E’ piccolo gioiello che abbiamo a livello naturalistico, si trova lungo il sentiero dei Maronari, che abbiamo mappato, ed è un piccolo luogo di pausa dove le persone possono rigenerarsi”. La sorgente scende nella Val Grande fino a raggiungere Leguzzano. E’ stata agibile fino agli anni ’90, ma ha alle spalle una storia lunga, iniziata sul finire dell‘800: “All’epoca il parroco di Monte di Malo don Montanaro – spiega Giacomo Cazzola – aveva scoperto questa sorgente: il suo obiettivo era di incanalarla, per cui dopo aver comprato i campi circostanti fece costruire una casetta dove imbottigliava l’acqua. L’acqua era digeribile e ricca di sostanze minerali come ferro e zolfo. Tutto questo è durato fino allo scoppio della prima guerra Mondiale”.
Per recuperare la sorgente è stato necessario togliere tronchi e rovi che la coprivano e sistemare tutta la terra circostante che era franata, costruendo dei muretti a secco: “La vasca era già esistente, abbiamo pulito e sotto abbiamo costruito un bacino di recupero, rendendo la fonte agibile: ora è possibile riempire bottiglie e taniche” racconta il Sassaro.
Monte di Malo è un territorio variegato, che unisce la Val Leogra alla Val d’Agno: “Il nostro è un territorio straordinario soprattutto dal punto naturalista, abbiamo delle conformazioni carsiche, degli altopiani che consentono agli speleologi di frequentare le moltissime grotte presenti – spiega il sindaco Squarzon – siamo un comune piccolo come numero di abitanti per un territorio molto vasto di quasi 24 km quadrati. E’ un territorio fragile, per la manutenzione dei sentieri ci avvaliamo molto del volontariato, che è quello che valorizza la nostra comunità”.
Per raggiungere la sorgente è possibile parcheggiare le auto nel piazzale del Municipio di Monte di Malo, dove il visitatore troverà tutta la cartellonistica dei sentieri dei Maronari “Da lì ci sono vari percorsi, anche se la strada più breve è la strada asfaltata fino in direzione monte Magrè che si trova a 2 chilometri e mezzo dal centro- conclude Luca – il 3 di luglio abbiamo in programma la visitata guidata a tutte le fontanelle del nostro territorio”.
Tutte le informazioni riguardanti gli eventi si possono trovare sul sito: comune.motedimalo.it