Escalation di furti, Squarzon convoca il paese: “Gruppi per controllare il territorio”
Stanchezza ed esasperazione. Sono questi i sentimenti prevalenti della comunità di Monte di Malo, poco meno di 2800 abitanti, ‘sotto attacco’ di alcuni facinorosi che nelle ultime settimane avrebbero non solo messo a segno una serie di furti in abitazione anche in orari diurni, ma si sarebbero sbizzarriti anche con danneggiamenti al patrimonio privato, auto in particolare.
Di qui la comunicazione perentoria del Sindaco Mosè Squarzon che, consultata la compagine amministrativa, ha deciso di prendere in mano la situazione convocando per lunedì prossimo, 18 settembre, un’assemblea pubblica durante la quale istituire una sorta di monitoraggio del territorio con il contributo volontario dei cittadini che vorranno contribuire in tal senso.
Un territorio vasto quello del comune sviluppato sulla dorsale collinare che separa la Val Leogra dalla Valle dell’Agno. Ben 24 chilometri quadrati e 85 contrade, troppe anche per la presenza attenta delle forze dell’ordine che pure hanno intensificato pattugliamenti e controlli: “Comunicheremo in tempo reale con Carabinieri e Polizia Locale, ma non possiamo continuare così – spiega il primo cittadino motivando la bontà dell’iniziativa – almeno finchè non riusciremo a stanare le due bande di delinquenti delle quali abbiamo contezza. La nostra gente merita di stare serena nelle proprie abitazioni senza sentirsi violata e soprattutto senza quel senso di inquietudine che sta facendo vivere male troppi concittadini”.
Un’esigenza maturata nella consapevolezza di poter incrementare il livello di sicurezza, ma appunto senza rischiare un ‘fai da te’ che potrebbe diventare rischioso: “L’idea è quella di arrivare ad un protocollo condiviso con la Prefettura – spiega ancora Squarzon – quel controllo di vicinato che si è dimostrato in tanti casi essere efficace e determinate. Con le forze dell’ordine c’è un rapporto stretto, proprio qualche settimana fa avevamo organizzato una serata con la loro preziosa partecipazione”.
E mentre si attende l’incontro convocato appunto per la prossima settimana, Squarzon precisa: “Non saranno delle ronde, ma gruppi collegati anche con l’ausilio di WhatsApp attraverso i quali ci aggiorneremo su possibili movimenti sospetti. Per essere, se possibile, ancora più collegati come comunità e fare squadra in questo momento di difficoltà in cui nessuno sarà lasciato solo”.