Musica, divertimento e arte: l’estate a Schio è animata dai giovani
Arriva a Schio una fine luglio di festival dedicati ai giovani e promossi dai giovani stessi. Sempre di più infatti gli organizzatori degli eventi mirati a questo target hanno la stessa età di chi vi partecipa e nascono interessanti collaborazioni tra i diversi promotori. Tutto è dunque pronto per il week end del 19 e 20 luglio prossimo, che vedrà in scena le proposte Line Festival e Undersunset, per due giorni di musica, arte e divertimento “young”.
In alcuni casi, come quello di Line, si tratta di realtà che si stanno consolidando da qualche anno: nata a Schio nell’estate del 2014, ha l’intento di promuovere in città, e nel nord Italia in generale, attività di carattere musicale, artistico e culturale, attraverso un’esperienza unica e alternativa. La sua caratteristica principale è la costante ricerca di nuove realtà da proporre durante i vari eventi in programma nel corso dell’anno. Line Festival, la principale attività di Line, è un evento con cadenza annuale che si svolge presso il complesso della Fabbrica Alta (ex Lanerossi). Una cornice spettacolare a pochi passi dal centro storico di Schio: gli organizzatori vogliono rispettare e rendere omaggio ad una struttura fondamentale per la città di Schio attraverso attività culturali collaterali e complementari al Festival. I nomi per le due serate (19 e 20 luglio) dell’edizione 2019 sono: Fast Animals and Slow Kids, Kiasmos, Ninos Du Brasil, Weval, Ainè, Giungla, 1979, Munstac, Giacomo Panni.
Perfettamente integrato con quello di Line è il programma di Undersunset, previsto nel pomeriggio di sabato 20 luglio dalle 16.30 alle 21 e che andrà ad animare quattro siti di archeologia industriale della città con musica, mostre, installazioni e laboratori. Si tratta di una nuova proposta dell’Informagiovani del Comune di Schio che ha guidato una quindicina di giovani volontari, riuniti sotto il nome di Underwool, affiancati da Casa Capra, Libreria Qui Virgola e Line.
Il cuore musicale sarà piazza Alvise Conte, con Line Soundsystem, Magénta djset e l’installazione fotografica Veranda. A pochi metri di distanza, lo Studio P&P, nella Galleria Lanificio Conte, ospiterà la performance Putting The Night on Hold tratto dal libro d’artista Discoteca Clandestina di Paolo Danese Turbokrapfen. Al Giardino Jacquard, invece, in collaborazione con Casa Capra e Qui Virgola, prenderà vita una rassegna di originali iniziative dal titolo “Ho rubato un giardino”: una mostra di arte contemporanea del collettivo vicentino Salotto e un itinerario letterario e creativo del Giardino Jacquard, letto attraverso le pagine del libro “Il giardino segreto” di Frances Hodgson Burnett. All’interno del percorso si colloca anche l’esposizione fotografica Fabbriche di Federica Galiero, presso lo spazio espositivo di Palazzo Toaldi Capra. Una raccolta di scatti che fa riflettere sulla storia dei siti industriali dismessi e sull’immaginario culturale che li avvolge.
“Underwool” è il risultato di un gioco di parole; nasce dalla storpiatura del termine inglese underwood (letteralmente tradotto come “sottobosco”), dove wood (bosco) viene sostituito da wool (lana). Il riferimento qui si fa chiaro, e guarda alla storia dell’industria laniera di Schio, con il suo portato sociale, architettonico e urbanistico, e traccia la volontà dei giovani del gruppo di valorizzare i luoghi simbolo dell’archeologia industriale del paese, riempiendo questi spazi di nuovi significati artistici, culturali e comunitari. “Sono particolarmente orgogliosa di questo “mix” che promette di vivacizzare la presenza dei giovani nel cuore della città e della sua storia” dichiara Barbara Corzato assessore alle Politiche Giovanili “e sono certa che sarà una buona occasione per stimolare altri giovani a proporre idee e progetti da sviluppare”.