Nasce l’Unione Montana Pasubio e Piccole Dolomiti, dieci comuni al servizio della montagna
Un territorio ricco di cultura, storia e natura, l’Alto Vicentino attira da sempre tantissime persone che giungono da tutta la regione (ma anche da fuori), proprio per godere delle meraviglie della zona. Dopo la costituzione delle Unioni Montane da parte della Regione Veneto nel 2012, è nata l’Unione Montana Pasubio e Piccole Dolomiti che ha lavorato in questi anni per dare servizi e preservare le bellezze che circondano i Comuni interessati.
Dal 2017 anche i Comuni di Valdagno e Recoaro Terme hanno espresso la propria volontà di entrare a far parte di questa grande “famiglia” a seguito del commissariamento della Comunità Montana Agno-Chiampo. Un ente che assume un ruolo fondamentale per il territorio e che risulta ad oggi il più grande d’Italia per popolazione con oltre 100 mila abitanti in 346 chilometri quadrati di superficie. L’idea, quindi, è di creare un grande polmone collaborativo tra le vallate dell’Agno del Leogra e del Posina avente una dimensione ottimale per l’esercizio associato delle funzioni e dei servizi, con compiti propri in materia di tutela e promozione della montagna.
A partire da novembre 2020, con la presidenza dell’Unione del Sindaco di Valli del Pasubio, Carlo Bettanin, sono iniziati gli incontri con le amministrazioni dei comuni Valdagno e Recoaro Terme, con il Commissario liquidatore della ex Comunità Montana Agno – Chiampo, con l’Assessore Regionale Calzavara e i competenti Uffici della Regione del Veneto per la costituenda nuova Unione Montana la cui formalizzazione era subordinata all’individuazione dell’ambito territoriale omogeneo dell’unione da parte
della commissione regionale.
Lo sviluppo dell’Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti tra i vari comuni prevede la strategia condivisa per “l’economia e lo sviluppo territoriale”, capace di superare le attuali barriere dei confini tra i vari paesi e tra i diversi comparti economici locali, di approdare ad una logica sovracomunale e intersettoriale in cui il territorio e la montanità diventano elementi centrali da preservare e valorizzare, fattore trasversalmente aggregatore di filiera tra turismo, artigianato, commercio, ambiente, agricoltura, cultura, sport, servizi, mobilità e viabilità.
La strategia della nuova unione montana è stata redatta nella programmazione 2021-2027 e prevede il recupero di strade secondarie di collegamento, l’ampliamento di piste ciclabili, il riciclo spazi industriali, la salute di territorio, contrade digitali, riqualificazione patrimonio edilizio contrade e il contrasto alla fragilità ambientale e territoriale. Con l’ingresso definitivo dei comuni di Recoaro Terme e Valdagno, la comunità svolgerà funzioni montane proprie, coordinerà la protezione civile, amplierà il campo turistico e svilupperà le enormi potenzialità che offre il territorio. Fanno parte dell’ente dieci comuni totalmente o parzialmente montani, Monte di Malo, Piovene Rocchette, Posina, Recoaro Terme, Santorso, Schio, Torrebelvicino, Valdagno, Valli del Pasubio e San Vito di Leguzzano per un totale di 100 mila e 496 abitanti.