Occhio alla truffa on the road: ritornano i furbetti dello specchietto rotto
La segnalazione viene da Schio. E precisamente dalla centrale operativa della polizia locale Alto Vicentino: attenzione alla classica truffa dello specchietto, un trabocchetto a cui ignari e a volte ingenui automobilisti abboccano spesso. Ma non sempre, visto che stamattina nella cittadina scledense, più precisamente nella zona di SS. Trinità, un uomo alla guida della sua autovettura non si è fatto abbindolare da un individuo a caccia di soldi facili, anzi, truffaldini. La prassi ormai è conosciuta: un forte rumore, provocato ad arte simulando un botto frutto di una presunta collisione, e poi la richiesta di risarcimento “cash”, sull’unghia, additando al malcapitato conducente di turno la rottura di uno specchietto retrovisore.
Probabilmente è stato usato un petardo per simulare il rumore del botto inventato, così come raccontato successivamente agli agenti del comando scledense. O quantomeno il rumore udito sembrava simile. Non ci è cascato, in ogni caso, l’automobilista in transito per Schio di prima mattina che, al contrario, una volta annusato l’odore di imbroglio, ha pensato bene di “minacciare” una telefonata agli ex vigili urbani per chiarire la faccenda. L’interlocutore che prima animatamente pretendeva di spillare banconote a tre zeri per risolvere la questione in via “amichevole”, di chiare originali meridionali, in pochi attimi avrebbe poi deposto l’ascia virtuale di guerra, volatilizzandosi come da canovaccio.