Odore “da sballo” da un sacco abbandonato nel seminterrato. Dentro 2,5 kg di “erba”
Seguendo il celebre detto “l’erba del vicino è sempre la più verde” chissà se qualcuno degli inquilini del condominio di Schio “I Portici” ieri sera è andato a suonare il campanello del dirimpettaio o del vicino di appartamento. Allo scopo magari di accertarsi che non avesse dimenticato qualcosa nel seminterrato, in una zona comune della palazzina che si trova nel cuore del quartiere di Magrè.
Il riferimento, in particolare, è a un sacco nero di quelli utilizzati per l’immondizia che invece ieri sera conteneva merce ben più preziosa, e tutt’altro che destinata al bidone. Proprio di “erba” si parla, prendendo a prestito il gergo degli ambienti dello spaccio. Si trattava di ben 2,5 chilogrammi di cannabis, pronta ad essere trasformata in marijuana una volta sminuzzata e confezionata.
Abbandonata – e qui sta l’aspetto misterioso della vicenda di cronaca – nelle vicinanze del vano contatori. Con il profumo o l’odore – de gustibus – ad attirare l’attenzione di più di qualcuno. Tra questi, anche l’amministratore del condominio che, diligentemente, ha contattato il comando dei carabinieri di Schio per chiedere lumi sul come comportarsi. A togliere di mezzo il “pacco” di droga leggera del possibile valore di qualche migliaio di euro ci hanno infine pensato i militari della Radiomobile, che hanno sequestrato il tutto prima di abbandonare la frazione scledense e tornare al comando dove avviare gli approfondimenti.
Ora si cerca il responsabile, unico o in solido con altri complici dediti allo smercio della sostanza illecita, sia per perseguire i dettami di giustizia che per risolvere un quesito non banale, su chi e come possa essersi “dimenticato” due chili e mezzo di marijuana praticamente già pronta per lo smercio, in questo modo. Cannabis già essiccata con cura che verrà invece distrutta dalle forze dell’ordine.
A suonare tutti i campanelli della palazzina di viale Roma del, in queste ore, saranno proprio i carabinieri per avviare le indagini sul bizzarro fatto di cronaca. Difficilmente qualcuno degli inquilini ammetterà la “grave dimenticanza”, anche se non si può escludere a priori l’ipotesi – per quanto poco probabile – che qualcuno si sia introdotto dall’esterno per nascondere la merce.