Orsato, sfuma la finale europea: chiude comunque una carriera stellare

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E’ oramai ufficiale: non sarà il 48enne fischietto recoarese, l’arbitro della finale europea in programma il 14 luglio prossimo a Berlino. Orsato sarebbe già rientrato in Italia: al suo posto, quasi certo, il polacco Marciniak. Innegabile la delusione di tanti estimatori e colleghi, quasi sicuri che questo sarebbe stato il destino e la più bella conclusione della formidabile carriera di Daniele Orsato. Non che questa mancata direzione tolga qualcosa ad un percorso da record, ma un po’ di amarezza per quella rappresentanza italiana sotto il cielo di Germania che non ci sarà, si tasta con mano anche in molti profili social.

Il quarto di finale tra Inghilterra e Svizzera, quarta gara a Euro 2024 dopo aver diretto Serbia-Inghilterra e Germania-Svizzera nella fase a gironi e Portogallo-Slovenia negli ottavi di finale, rimarrà così l’ultimo atto di una carriera storica: nel 2022 diventa l’arbitro tricolore con più presenze anche in Champions League, dietro al solo Concetto Lo Bello per gare arbitrate nella massima serie. E poi i Mondiali in Qatar, selezionato per la gara inaugurale a 47 anni e tante partite di cartello dirette sempre magistralmente: errori rarissimi, poche anche le contestazioni. Emblematico, a questo proposito, il tributo arrivato al termine della sua ultima partita in serie A, Atalanta-Fiorentina, il 2 giugno scorso: per lui maglia numero 290 da entrambe le squadre, il “pasillo de honor”, l’abbraccio in campo della famiglia e l’applauso convinto e unanime di tutto lo stadio.

Quale futuro attenda ora la punta di diamante di quella sezione “Aldo Frezza” di Schio vera fucina di talenti in casacca nera, nessuno lo sa con certezza: chi ipotizza un ruolo alla Uefa stessa, chi qualche progetto nel Belpaese. Nel mezzo, sicuramente quella voglia di normalità e quella dimensione privata che non ha mai abbandonato l’uomo, ancor prima che l’arbitro: nemmeno nei palcoscenici più blasonati. Testa sulle spalle, capacità e standing senza pari e tonnellate di determinazione: sí, la seconda vita di Orsato, qualunque potrà essere, sarà sicuramente un altro successo.