Dal biancorosso al bianconero passando per l’Azzurro. “Ziro” si racconta a BreakPoint
E’ stato uno dei calciatori vicentini più forti di sempre ad aprire la terza stagione dello sport raccontato in viva voce a BreakPoint. Una “vita da mediano” da serie A quella che ha vissuto sui campi di calcio di tutta Italia, Mauro Zironelli, abile a destreggiarsi anche ai microfoni di Radio Eco Vicentino, svelando tante storie e delle curiosità sulla sua carriera di professionista del pallone come centrocampista prima, e come allenatore ora. Negli ultimi trent’anni è stato l’atleta dell’Altovicentino salito più in alto tra tutti, considerando i gettoni di presenza tra serie A e B e soprattutto la maglia della Nazionale vestita – con tanto di gol all’esordio in Under 21 – e perfino il campo solcato in una finale di Coppa Uefa, tra la Juve e la Fiorentina, a 20 anni di età in maglia viola.
Cresciuto nelle giovanili del Lanerossi Vicenza dopo i primi calci dati in oratorio a Piovene Rocchette, paese alle pendici del Monte Summano dove è cresciuto, “Ziro” è stato uno dei migliori prospetti – leggasi talenti – del calcio italiano a cavallo tra la fine degli anni ’80 e i primi ’90.
Ascolta “La ‘vita da mediano’ di Mauro Zironelli” su Spreaker.Tre gravi infortuni patiti a inizio carriera, dai 15 ai 23 anni tra crociati e menischi saltati, hanno forse limitato la sua ascesa, ma non ne hanno mai stoppato la tenacia e la “fame” di prendersi rivincite e soddisfazioni che lo hanno accompagnato fino ai 35 anni, al termine della sua carriera agonistica, prima di mettersi in mostra nel ruolo di “mister” dopo aver avuto come esempi tra i tanti Cesare Maldini (in Azzurro), Nevio Scala (al “Lane”), Claudio Ranieri, Alberto Malesani solo per citare i più conosciuti. Al suo fianco, come giocatori a quei tempi,, anche Max Allegri e Stefano Pioli oggi condottieri di Juventus e Milan.
A Venezia e a Modena ma anche a Firenze ha alzato trofei insieme ai compagni di squadra, a Mestre ha vinto una serie D nel 2017. La Laguna, insomma, gli ha portato fortuna, ed è lui a raccontare in diretta come è approdato a scrivere una pagina storica in prima persona proprio alla “Vecchia Signora”, allenatore designato della seconda squadra – la Juve Next Gen Under 23 – in serie C1 o Lega. Per ricostruire le sue tappe di vita sportiva rimandiamo a Wikipedia o un caffè insieme a lui al Padel Spot di Schio, un’attività che con altri amici calciofili – tra i quali l’altro ex calciatore altovicentino Marco Cunico e il pilastro del Vicenza Michele Cavion – sta spopolando oramai anche qui.
Un “punto de oro” messo a segno proprio nella fase ideativa dal biondo di Piovene capace di segnare un gol a Van der Sar durante le qualificazioni agli Europei Under 21 qualche annetto fa, ma anche di mettere giù il telefono – credendo si trattasse di uno scherzo – a una delle telefonate più importanti della sua vita, giunta da Torino. Ah, per un anno in viola ha potuto parlare in dialetto veneto con Roberto Baggio, suo compagno di squadre allora e amico per la vita.
Per saperne di più basta ascoltare il podcast di BreakPoint, disponibile qui o sul portale della nostra radioweb e ancora su Spreaker, con la special guest extra di Corrado Pozzer, editore di Eco e Radio Eco Vicentino, calciofilo convinto “libero” nei desideri e anche lui presente alla “prima” stagione dell’ora di sport ruspante settimanale da Schio.