Malore durante la partitella: 53enne muore al campetto di calcio
Voleva dedicare un paio d’ore ad una passione che lo aveva accompagnato sin da bambino, quella del pallone, da prendere a calci in compagnia di alcuni ragazzi del paese vicino. Ma, all’improvviso, si è accasciato a terra senza più riprendersi, colto da una fitta lancinante al petto. Una scena tragica che si è consumata in pochi minuti sotto gli occhi dei presenti, in buona pare dei giovanissimi, che nulla hanno potuto fare se non allertare i soccorsi.
La notizia si è diffusa subito domenica dalle 17.30 fino a Piovene Rocchette dove viveva – insieme alla madre – Emery Dettin, scomparso a 53 anni di età in un impianto sportivo all’aperto di Chiuppano. Inutili ormai si sono rivelati i tentativi di rianimare l’uomo da parte degli operatori del Suem 118, arrivati con un’ambulanza dall’ospedale di Santorso.
Il cittadino piovenese è stato soccorso da chi stava condividendo con lui il pomeriggio di svago prima dell’arrivo dei sanitari, i quali hanno tentato di rianimarlo per quasi un’ora, dichiarando il decesso dell’uomo e informando i familiari attraverso le forze dell’ordine. La vittima, che lavorava come venditore nel campo dei depuratori d’acqua, lascia la madre Jole e le sorelle Orietta, Cinzia e Tiziana. Il funerale è stato fissato per domani mattina, alle 10, nella chiesa arcipretale di Santo Stefano nel paese dove era cresciuto. Oggi, invece, alle 19.15, nello stessa chiesa, sarà recitato il santo rosario: eventuali offerte raccolte, saranno devolute alla Città della Speranza.
In passato il 53enne aveva vissuto e lavorato in altre regioni italiane e all’estero, prima di far rientro in Veneto nella casa d’origine e nei luoghi d’infanzia, ricongiungendosi con la madre e le sorelle. Suo padre, anni fa, aveva perso la vita in circostanze analoghe, per un malore letale. In gioventù Emery Dettin era stato una promessa del calcio nel ruolo di portiere, compiendo anche dei provini per club “pro” come il Milan e difendendo per una stagione i pali della squadra Primavera del Vicenza. In età adulta aveva abbracciato invece la passione per i motori, per le due ruote in particolare ma anche per le auto americane, diventando simpatizzane di alcune associazioni del settore.
Molto attivo sui social, dove esprimeva chiaramente le proprie idee e convinzioni su più temi, Dettin progettava una nuova esperienza fuori Italia per il suo futuro, prima che il malore subdolo lo stroncasse in un momento di spensieratezza. A fronte delle decine di commenti sul tema Covid e vaccini da parte di lettori, in particolare in merito alla notizia apparsa ieri sui profili social del Giornale di Vicenza, la sorella del defunto – Orietta Dettin – ha espresso pubblicamente la posizione della famiglia, chiedendo quella discrezione mancata a fronte di un lutto improvviso.