Test sul traffico, Piovene tira il fiato. Grotto: “Ora soluzioni strutturali”
C’è cauto ottimismo a Piovene Rocchette, dove nel weekend appena trascorso, un test che prevedeva lo spegnimento degli incroci semaforici più critici con regolazione del traffico da parte degli agenti della Polizia locale, ha dato esiti più che confortanti. Un nodo tutt’altro che semplice da sciogliere quello del traffico che passa per il paese ai piedi del Summano, passaggio obbligato per tutte le merci e gli avventori che si dirigono verso l’intera vallata dell’Astico oltre che in direzione dei comprensori turistici, da Posina-Laghi e Tonezza, passando per la val d’Assa a salire verso Lastebasse e il limitrofo Trentino con Folgaria e Lavarone, solo per citare alcune delle mete.
Una questione sulla quale si sono confrontate almeno cinque amministrazioni passate di Piovene oltre che quelle degli altri comuni contermini, con l’iniziale ipotesi di una bretella tra il casello autostradale esistente e la SP350, progettata e sottoscritta da tutte le municipalità coinvolte ancora nel lontano 2003 e poi di fatto bloccata con il progetto di prolungamento dell’autostrada A31. Arenatasi quest’ultima soluzione, il traffico ha continuato ad aumentare e con essa un generale senso di impotenza delle amministrazioni della valle.
“Sul tavolo della nuova amministrazione – spiega Renato Grotto, sindaco in carica da giugno – il fascicolo relativo ad una vertenza ormai storica, c’era già. Dovevamo necessariamente farcene carico partendo dal presupposto che è un compito molto superiore alle possibilità di intervento diretto, ma non per questo ci siamo persi d’animo.
In primo luogo si è trattato di rispondere alle pesanti ricadute del traffico del fine settimana sui movimenti interni dei piovenesi, che spesso si trovano davanti al cancello un nastro continuo di automobili che rende difficile anche solo l’uscita di casa. La presenza di due semafori in serie, rende poi particolarmente lento lo scorrimento: la sperimentazione, avviata con successo, ha previsto perciò la disattivazione di un semaforo e la presenza di un agente della Polizia Locale in grado di interrompere il passaggio per permettere la mobilità dei residenti. Rispetto ai semafori, l’intervento del vigile è molto più tempestivo e l’intervento mirato non aumenta le code. Riduzioni delle situazioni critiche “certificata”, oltre che dall’approvazione dei residenti, anche dalla principale piattaforma informatica di navigazione, Google Maps, che ha mostrato situazioni meno pesanti delle scorse settimane”.
Forse secondario, in prima istanza, per il cittadino, ma non meno importante per le casse dell’ente, anche l’impatto relativamente all’impiego della Locale, con costi rimasti invariati grazie ad una sola manovra di riassegnazione delle mansioni agli agenti: “Ora siamo impegnati nell’affrontare il secondo e ben più difficile scoglio: quello di trovare una soluzione strutturale al traffico. Sono già stati avviati i contatti con l’Amministrazione provinciale e andremo ora ad esaminare gli scenari possibili – sottolinea Grotto – da condividere poi con tutti i comuni interessati. Dobbiamo agire sinergicamente, dai comuni vicini a Vi.Abilità e appunto la Provincia, sapendo che non parliamo di una bretella, ma della mobilità delle oltre 23mila persone che abitano la valle e di tutte quelle attività qui insediate, non solo nei fine settimana ma ogni singolo giorno”.