Quattro lavoratori in nero nel fast food: mega multa e denuncia per il datore di lavoro
Un’operazione della guardia di finanza di Schio ha portato alla denuncia e a una multa di oltre 15 mila euro per il datore di lavoro di un fast food presso il quale son stati trovati quattro lavoratori in nero.
Diverse le infrazioni rilevate dai finanzieri, che hanno verificato, nel corso delle indagini, anche il coinvolgimento di un minore e due persone senza permesso di soggiorno.
I militari hanno controllato il locale, che si trova in centro storico a Schio: tutti i dipendenti presenti all’interno del locale erano privi della comunicazione di avvio di un rapporto di lavoro.
Nel dettaglio, le fiamme gialle hanno rilevato l’impiego di un minore senza regolare contratto e in assenza della prescritta visita medica preventiva necessaria per accertare l’idoneità allo svolgimento dell’attività lavorativa. Una dipendente, invece, è risultata priva di un regolare inquadramento contrattuale e contributivo. Infine, c’erano due cittadini stranieri irregolari sul territorio italiano.
Il titolare dell’esercizio commerciale è stato quindi segnalato all’Ispettorato Territoriale del Lavoro per l’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale e per la successiva irrogazione delle sanzioni amministrative quantificabili, come minimo, in oltre 15.600 euro.
In merito all’impiego dei lavoratori stranieri senza permesso di soggiorno, i finanzieri della tenenza di Schio (al cui comando nei giorni scorsi è giunto il tenente Mario Fattore al posto del capitano Stefano Rizzello, trasferito al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Palermo) hanno inoltrato alla Procura della Repubblica di Vicenza la comunicazione di notizia di reato a carico del titolare dell’attività (per impiego di manodopera clandestina) e dei due lavoratori (per soggiorno illegale nel territorio dello Stato), come previsto dal Testo Unico sull’Immigrazione.
L’operazione rientra nel quadro più ampio delle attività della guardia di finanza per contrastare il lavoro irregolare, che comportano non solo sfruttamento dei lavoratori ma anche una grave forma di concorrenza sleale nei confronti degli altri operatori economici. Il monitoraggio riguarda in particolare, nel periodo estivo, il settore della ristorazione e della ricettività. Ovviamente sarà poi un processo a stabilire in modo definitivo la colpevolezza delle persone coinvolte nelle indagini.