Raid notturno nel negozio di smartphone, asportati vari modelli per 10 mila euro di valore
Stando a quanto emerso all’indomani del furto di smartphone in un negozio della catena specializzata “My Phone” nel pieno centro di Schio, non avrà tempo di “sbloccare” le decine di modelli asportati l’altra notte il ladro solitario autore del blitz.
Il malvivente, infatti, entrato in azione con il favore del buio a tarda notte, avrebbe forzato l’ingresso della Galleria Landshut utilizzando un attrezzo che in gergo viene chiamato “piede di porco”, ma sarebbe stato ripreso da più telecamere di videosorveglianza interne, agendo incautamente a viso scoperto.
Sorpresa amarissima all’indomani dell’incursione per il gestore dell’esercizio commerciale scledense, specializzato in vendita di dispositivi e assistenza per la telefonia mobile, che si è visto vetrina e scaffali razziati di decine di smartphone, ciascuno del valore minimo di 150 euro a salire fino ai modelli più costosi. Il danno complessivo si aggirerebbe sui 10 mila euro, in via di quantificazione dopo la denuncia alle forze dell’ordine dopo il colpo, con i carabinieri della stazione di Schio al lavoro con le indagini.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il malfattore sarebbe un uomo adulto che si è fatto beffe del cancello di ferro che ogni sera chiude l’accesso al pubblico alla galleria, di norma entro le 22.30 Dopo averlo forzato facendo leva sull’attrezzo di metallo. Dopo aver oltrepassato indisturbato il primo ostacolo, non si sarebbe arreso di fronte alla porta a vetro del negozio chiusa a chiave, aggirandola in qualche modo per accedere da una finestra sopraelevata rispetto all’ingresso principale.
Poi, una volta all’interno, se la sarebbe presa comoda, riempiendo uno zainetto e cercando un sacco di plastica della spazzatura dove “conferire” i telefonini prima di tornare sui suoi passi facendo marcia indietro. Sembra che prima di togliere il disturbo, alle 2 della notte tra domenica e lunedì, il ladro abbia avuto la cura di rimettere a posto una sedia utilizzata per raggiungere la piccola finestra e infine di richiudere il cancello della galleria. Una “cortesia” che, in ogni caso, non varrà alcuno sconto di pena nel caso le forze dell’ordine riuscissero a indentificarlo in tempo brevi e, magari, recuperare la refurtiva.