“Befana fascista”, Cunegato si appella all’Ulss 7: “Non permetta questo rito inaccettabile”
L’annuncio del ritorno (a novant’anni dalla prima volta) della “Befana fascista” negli ospedali del Vicentino suscita la disapprovazione del consigliere comunale scledense Carlo Cunegato che, come rappresentante di Coalizione civica Schio, chiede al direttore generale dell’Ulss 7 Giorgio Roberti che domani Forza Nuova e Movimento Italia Sociale non distribuiscano le tipiche calze del giorno dell’Epifania a Santorso.
“Nel discorso di fine anno Mattarella ci ha ricordato che non possiamo vivere in un eterno presente e che abbiamo bisogno di recuperare una profondità storica. La nostra Costituzione, che dovrebbe orientare il nostro agire politico, ha da poco compiuto 70 anni. Per questo non possiamo accettare l’iniziativa promossa da forze dichiaratamente neofasciste come Forza Nuova Vicenza e Movimento Italia Sociale che per domani hanno organizzato un’iniziativa per festeggiare il novantesimo anniversario della “Befana fascista”. Il problema non è portare regalini o dolcetti, ma di ricordare, esaltandolo, un evento fascista – scrive Cunegato -. Per questo ci rivolgiamo pubblicamente e direttamente al direttore generale, dottor Roberti, perché si opponga a questa iniziativa, perchè domani nel nostro ospedale pubblico, nella nostra pediatria non possa avvenire questo rito inaccettabile. Se siamo una comunità civile, domani non deve essere consentito a questi neofascisti di entrare nel nostro ospedale”.
L’intenzione dei militanti dei due movimenti di destra è quella di “poter regalare un sorriso a quei bambini che per un qualsiasi motivo si trovano in una condizione di disagio o difficoltà. A tale proposito ci teniamo a ringraziare tutti quei militanti e tutti quei semplici cittadini che hanno reso possibile questa giornata. Grazie alle donazioni e alla passione dei nostri militanti, siamo riusciti ad acquistare oltre 500 calze che per noi equivalgono a 500 sorrisi sui volti delle future generazioni”.
Pronta la replica di Cunegato all’iniziativa che Forza Nuova e Movimento Italia Sociale hanno ribattezzato “Befana tricolore”: “In un tempo liquido come il nostro, dove non esiste più profondità storica e tutto sembra essere evanescente, il fascismo non può continuamente essere sdoganato e legittimato. Non possiamo permettere che anche questo limite indegno venga superato”.