Due ventilatori polmonari ad alta tecnologia donati in terapia intensiva a Santorso
La solidarietà dei vicentini a favore proprio dei malati vicentini, in tempi di emergenza sanitaria. In questo caso intesi come gli utenti dell’area pedemontana della provincia che costituisce il bacino dell’Ulss 7, che da ieri può disporre all’interno dell’ospedale di Santorso di due nuove apparecchiature ad alta tecnologia indicate per la ventilazione assistita.
Il loro “campo di battaglia” è l’area di terapia intensiva, dove in queste settimane la lotta alle conseguenze devastanti del coronavirus per gli apparati respiratori è ripresa, in particolar dalla trincea dei reparti di infettivologia e nelle sale di rianimazione ad assistenza h24 per i pazienti più gravi. Forniranno un supporto salva vita ad adulti e bambini nei casi di necessità, baluardo sanitario per la cura delle polmoniti più aggressive.
Beneficiario del dono di due nuovi ventilatori polmonari di ultima generazione è il distretto 2 dell’Ulss Pedemontana, già installati in reparto – dove si trovano 4 persone in gravi condizioni – e operativi da ieri. E non potevano finire altrove, vista l’elezione del nosocomio di Santorso a Covid-hospital di riferimento per il bacino sanitario a inizio pandemia. I due macchinari sono frutto di una donazione di 66 mila euro, resa possibile grazie alla raccolta fondi della Fondazione di Comunità Vicentina per la qualità della vita nell’ambito della campagna “Aiutiamo i nostri ospedali”, che ha coinvolto fino a oggi più di 1.300 vicentini. E ha “sforato” il milione di euro complessivo nei mesi in cui infuriava la prima ondata del contagio: 1.065.000 euro circa.
“Questi due macchinari di ultima generazione saranno utili e subito utilizzabili – spiega il dott. Luigi Ongaro, direttore dell’Uoc Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Alto Vicentino – dal nostro personale interno dopo un’adeguata formazione sul loro funzionamento. Non sono molto dissimili da quelli già in dotazione ma tecnologicamente più avanzati: si riveleranno senz’altro utilissimi per il trattamento dell’insufficienza respiratoria nel paziente ricoverato con polmonite Covid”. Presente il sindaco di Santorso, Franco Balzi, nel ruolo di presidente della Conferenza dei sindaci del territorio: “Lo ritengo il capitolo finale di un lavoro durato per mesi e condiviso da tante persone. Noi sindaci presidiamo la situazione e vigiliamo, in contatto giornaliero con la direzione dell’Ulss 7, e posso affermare che da febbraio/marzo si sono fatti dei passi da gigante, tenendo a mente che oltre ai macchinari servono braccia e teste per reggere l’urto di un’epidemia in continua evoluzione”.
Il commissario Bortolo Simoni, prima di lasciare la conferenza stampa per l’incontro tra di direttori delle Ulss venete, ha espresso la sua riconoscenza: “I soldi raccolti sono stati impiegati velocemente e bene come si dice in questi casi. Grazie a chi ha contribuito a nome dell’azienda, dei dipendenti ed operatori sanitari e soprattutto da parte dei pazienti, i beneficiari reali di questi nuovi strumenti”. “Grazie prima di tutto a chi ha donato, la generosità si dimostra con questi gesti concreti – ha aggiunto Sante Bressan, presidente di Fcv, la fondazione che ha promosso la campagna di raccolta fondi -, la gente ha mostrato la sua vicinanza anche agli operatori sanitari”.
L’occasione della consegna dei ventilatori ha consentito di diffondere altre cifre finora già destinate ai vari centri di cura per acquisto di strumentistica varia, come ecografi portatili, ecocardiografi, letti operatori e tra gli altri i già citati ventilatori d’avanguardia: 67 mila al nosocomio di Asiago, 151 mila al San Bassiano, 439 mila a Santorso e 44 mila ai servizi di medicina territoriale dei due distretti, oltre al denaro impegnato per l’acquisto di migliaia di visiere, mascherine chirurgiche e tute destinate a infermieri e medici. A margine della presentazione è stato confermato dalla dotto.ssa Milvia Marchiori – direttore del rpesidio ospedaliero di Santorso – l’avvio del punto-tamponi in esterno all’ospedale di Santorso con la modalità full time da domani, dopo aver potenziato il personale e coordinato il servizio. Sul tema delle assunzioni e dei rinforzi a Santorso da parte di pneumologi in caso di riattivazione del Covid-Hospital sono state offerte garanzie, in base alle necessità future.