La “Befana scalatrice” si cala giù sul campanile. E regala calze ricche di dolci ai bimbi
Se la scopa magica volante non ha passato la “revisione”, va bene anche una corda per raggiungere la cima del campanile della chiesa di Santorso. E poi scendere giù tenendo tutti con il fiato sospeso. L’importante è rispettare la tradizione, ovviamente in regime di massima sicurezza e attraverso un’imbragatura opportuna celata sotto le vesti della “stria”, e che al di sotto ci siano tanti sguardi curiosi con il naso all’insù per ammirare la mitica Befana in discesa “libera” sotto l’imponenza del Monte Summano, per festeggiare il giorno dell’Epifania, per lo stupore di grandi e soprattutto dei piccini.
Lo spettacolo è andato in scena ieri con la “vecia”, una volta con le pantofole per terra, a distribuire dolcetti e caramelle nelle tipiche calze ai bambini presenti ad attenderla sul sagrato della Chiesa di Santa Maria Immacolata. Una festa riuscita, complice la giornata perfetta dal punto di vista meteo e grazie contributo dei commercianti e artigiani locali e dei volontari che hanno assistito la Befana nella sua discesa mozzafiato lungo i 45 metri della torre campanaria. Pronta a ristorarsi poi, insieme al pubblico che l’attendeva con trepidazione alla base, con cioccolata calda e brulè.
Le offerte raccolte nel corso dell’evento saranno devolute a favore di un progetto benefico in Africa, precisamente nello stato del Burundi, dove opera don Luigi Vitella, originario proprio di Santorso. Si è trattato della 27esima edizione di “Arriva la Befana”, divenuto negli anni un appuntamento fisso e apprezzato non solo dai cittadini orsiani, attirando molta gente dai paesi vicini dell’Altovicentino.