La conferenza dei sindaci promuove l’Ulss 7. Ma servono più integrazione e incisività
La conferenza dei sindaci assegna un punteggio di 18/20 all’Ulss 7 Pedemontana. In pratica, numeri alla mano, una sorta di “nove in pagella”. Ma che segue ai predenti 20/20 inaugurando così un trend negativo. La riunione dei rappresentanti degli enti locali serviti dai distretti dell’Altovicentino e dell’area bassanese è stata chiamata ad esprimersi sulla qualità ed efficacia dell’organizzazione dei servizi socio sanitari sul territorio. Ne esce un quadro positivo, risultati alla mano, ma per bocca del presidente della conferenza Robertino Cappozzo (primo cittadino di Lugo di Vicenza) si esprimono anche delle “raccomandazioni”. L’operato del commissario Bortolo Simoni? “Un impulso positivo”, così viene definito.
Alla valutazione annuale prevista dal protocollo, fa seguito un comunicato che “parafrasa” le cifre rese note. Niente punteggio pieno, stavolta. “L’assemblea, pur riconoscendo il grande lavoro svolto dal direttore dei servizi sociosanitari e dai direttori di distretto – si spiega in una nota stampa – ha ritenuto che ci siano ancora difficoltà nella realizzazione concreta dei servizi territoriali. Si ritiene che debba essere affrontata con maggior incisività la delicata fase di integrazione tra i due distretti, avendo sempre come obiettivo principale quello di mantenere un elevato grado di efficienza senza abbassare il livello dei servizi attualmente erogati”.
“Purtroppo si evidenziano criticità – prosegue il comunicato – in alcune attività che non sarebbero in questo momento adeguate alle aspettative dei cittadini, ma anche degli stessi sindaci. Se da una parte le motivazioni possono essere ricercate nella scarsità di risorse umane ed economiche disponibili, dall’altra forse serve una maggiore incisività nell’attuazione di una effettiva integrazione tra i due territori con risposte adeguate
ai bisogni dei cittadini”.
Il commento sposta poi l’attenzione riguardo al vertice dell’azienda sanitaria, il dirigente medico eletto a commissario a partire dallo scorso novembre del 2018. A pochi mesi dal suo insediamento, il giudizio nei suoi confronti da parte dei “numeri uno” dei paesi e città consorziati è gratificante. “Si evidenzia he il lavoro svolto dal dott. Bortolo Simoni dal momento della sua nomina alla guida dell’Ulss 7 Pedemontana abbia sicuramente dato un impulso positivo e contiamo che si continui ad operare con lo stesso spirito costruttivo, con un confronto leale e propositivo“.
Voti alti ed elogi, ma ben lontani dal plebiscito, tenendo conto delle problematiche denunciate da cittadini e pazienti, in particolare nell’Altovicentino, ma anche dagli stessi operatori sanitari, medici e infermieri. “Il voto non pieno – questa la parte conclusiva – ha lo scopo di trasmettere il disagio che viene percepito dai cittadini e da chi opera nella sanità a tutti i livelli, ma con la consapevolezza che la delicata fase che tutta la sanità sta attraversando ci impegna a non abbassare mai l’attenzione sui veri problemi che devono essere affrontati, per riuscire a garantire a tutti i cittadini la tutela del diritto fondamentale della salute”.