Maltempo, aperto il bacino di Caldogno. Il Comune invita a spostare le auto. Situazione difficile nel Basso Veneto

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Le piogge intense e incessant mi hanno costretto le autorità, intorno a mezzanotte e mezza, ad aprire il bacino di laminazione realizzato sull’Orolo a difesa della città di Vicenza e dei territori a valle di Vicenza sul bacino del Bacchiglione. Lo ha reso noto l’assessore regionale alla protezione civile Gianpaolo Botticin.

Alla fine di una giornata di piogge intense, è preoccupante la situazione nel Vicentino e in Veneto.

“Le stazioni meteo di Arpav – spiega il nostro riferimento in fatto di previsioni meteo, Davide Deganello – che registrano i maggiori accumuli in Veneto sono a ridosso delle Piccole Dolomiti. Ecco gli accumuli caduti dalla mezzanotte di ieri alle 19 di oggi, ai quali vanno aggiunti altri 15/30 millimetri di pioggia caduti ieri sera: 121 millimetri al Rifugio La Guardia (Recoaro Terme), 103 a Valli del Pasubio, 100 a Molini di Laghi, 100 a Staro di Valli del Pasubio, 95 a Recoaro Mille, 78 in Contrà Doppio a Posina, mentre per quel che riguarda la media e alta pianura vicentina sono caduti 70/85 millimetri di pioggia”.

“Fino a tarda serata – prosegue Deganello – avremo ancora fenomeni abbondanti sulle pedemontane. Si può quindi ipotizzare che il Bacchiglione a Vicenza superi i 5 metri in nottata. Per fortuna questa notte e tutta la mattinata di domani ci sarà una lunga pausa dei fenomeni. Mentre nel pomeriggio un altro intenso nucleo porterà forti rovesci e temporali, altri 40/60 millimetri di pioggia andranno aggiungersi a quelli giù caduti, portando alcune stazioni delle Prealpi a superare i 200 millimetri nelle 48 ore.

Fiumi monitorati
La Regione Veneto ha attivato il monitoraggio continuo, il ‘servizio di piena’, dei suoi tecnici per il Bacchiglione, l’Agno e il Laverda, in provincia di Vicenza. In serata è stato aperto presso il comando della polizia locale di Vicenza il Centro Operativo Comunale (Coc). “Invitiamo a spostare auto e beni dagli interrati di viale Fusinato lungo il fiume Retrone. Sono state predisposte le pompe in viale Stadio e Leoni e installate paratie a ponte degli Angeli e panconi a Debba. Polizia locale e protezione civile vigilano sull’ingrossamento di fiumi, rogge e fossati” spiega il sindaco Giacomo Possamai. A mezzanotte il Comune ha comunicato che proseguono gli interventi a protezione delle zone fragili della città, ma il livello dei fiumi sta salendo: i cittadini sono stati invitati a spostare auto e beni mobili dagli interrati della zona Stadio dove sono già in funzione tre idrovore di Viacqua. In zona Stadio sono in distribuzione sacchi di sabbia nel piazzale dello Stadio Menti, tra viale Trissino e via Del Grande. Tutti gli aggiornamenti sono disponibili sul sito comune.vicenza.it.

Santorso, strada interrotta per Sant’Ulderico
Sono alcune decine gli interventi in corso nel Vicentino da parte dei vigili del fuoco, tutti per allagamenti: colpita in particolare la parte sud della provincia, verso Pojana Maggiore, e lo scledense. Alle 11 di questa mattina, mercoledì 15 maggio, i vigili del fuoco sono intervenuti in via dei Tretti a Santorso per due alberi sradicati probabilmente per le forti piogge, caduti lungo la strada. Nessuna persona è rimasta coinvolta. I pompieri arrivati da Schio, hanno tagliato le due piante e liberato la sede stradale. Le operazioni di soccorso dei vigili del fuoco sono terminate dopo circa due ore e mezza con la riapertura della strada al traffico.

Situazione pesante nel basso padovano e veronese e a Badia
Monitoraggio continuo dalle 20.30 con il ‘servizio di piena’ anche per i fiumi di Padova. Nel Polesine e nel Padovano i vigili del fuoco hanno segnalato numerosi allagamenti, chiedendo il supporto del volontariato di protezione civile: attivati i distretti del Montagnanese, del Conselvano, di Colli sud, il Gruppo Provinciale e il gruppo di Vigodarzere. “Oltre al lavoro dei Vigili del Fuoco – spiega il presidente Luca Zaia – possiamo contare su 50 squadre con oltre 200 volontari di Protezione Civile attivi sul territorio. Sono state diverse le richieste d’intervento, specialmente in Provincia di Rovigo e a Padova. L’assessorato alla Protezione Civile con i tecnici della Regione Veneto sta gestendo le criticità e monitorando l’evolversi della situazione dei corsi d’acqua, per il momento il via prudenziale. Al momento non è stato necessario attivare i bacini di laminazione”, rende noto il Presidente della Regione.

“A causa di allagamenti diffusi nella zona di Montagnana e limitrofa, sono in corso decine di interventi da parte dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile Veneto” spiega l’assessore regionale alla protezione civile, Gianpaolo Bottacin. Particolarmente interessati i Comuni padovani di Megliadino San Vitale (dove è tracimato il Vampadore), Casale di Scodosia, Urbana, Montagnana, e veronesi di Roveredo di Guà, Pressana, Borgo Veneto, Masi e (nel rodigino) di Badia Polesine. “Nell’area interessata, di 66.42 chilometri quadrati, si registrano oltre cento segnalazioni pervenute al 115 ancora attive” conclude Bottacin.

Allerta gialla prorogata fino a venerdì
Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile del Veneto ha emesso intanto un avviso di criticità idrogeologica ed idraulica di aggiornamento, valido fino alle ore 14 di venerdì 17 maggio. Le previsioni meteo di Arpav indicano infatti probabili forti rovesci anche ripetuti e qualche temporale intenso specie sulla pianura nella seconda parte della giornata di oggi. Domani, dopo una temporanea attenuazione e diradamento delle precipitazioni nella mattinata salvo locali fenomeni più significativi sulla pianura orientale, nella seconda parte della giornata probabile ripresa dell’instabilità fino a tempo perturbato con precipitazioni diffuse con rovesci e temporali. Possibili temporali intensi tra Prealpi e pianura, non esclusi localmente anche persistenti specie su pianura centro-orientale con quantitativi puntuali anche abbondanti. Diradamento e attenuazione dei fenomeni dalla sera.

Rispetto a ieri dunque, confermata l’allerta gialla per criticità idrogeologica e idrogeologica per temporali in tutti i bacini idrografici del Veneto, ad eccezione dell’Alto Piave Bellunese. È stato dichiarato anche lo stato di attenzione (allerta gialla) per criticità idraulica nei bacini Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone; Basso Brenta -Bacchiglione; Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna; Livenza, Lemene e Tagliamento. Lo scenario di rischio idraulico ordinario su questi ultimi due bacini è previsto dalle ore 8 del 16 maggio.
Nelle zone in allerta idraulica è previsto l’innalzamento dei livelli dei corsi d’acqua principali, con probabile superamento della prima soglia idrometrica generalmente contenuto all’interno dell’alveo. Possibile innesco di frane superficiali e colate rapide sui settori montani, pedemontani e collinari delle zone in allerta; possibile innalzamento dei livelli della rete idrografica secondaria e rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane con allagamenti di locali interrati e/o sottopassi. Per le zone in allerta idrogeologica per temporali lo scenario sarà caratterizzato da fenomeni intensi e in rapida evoluzione.