Ospedale Santorso, Cunegato: “Metà radiologi rispetto al 2016, appalto milionario ai privati”

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La nuova risonanza magnetica di ultima generazione inaugurata a fine 2023 al polo di Santorso

All’ospedale di Santorso sono presenti oggi solo otto radiologi, la metà rispetto a quelli operativi otto anni fa. Una situazione che ha portato ad appaltare il servizio a privati e che sta creando disagi ai pazienti. La denuncia della perdita di qualità e risorse umane di un servizio che è stato un’eccellenza della struttura sanitaria dell’Ulss 7 Pedemontana arriva dal consigliere comunale di Schio di Coalizione Civica, Carlo Cunegato.

“Molti cittadini – spiega Cunegato – ci hanno comunicato le loro difficoltà con la ditta che ha vinto l’appalto a radiologia. Spesso si aspettano moltissimi giorni per ricevere un referto. Così abbiamo deciso di capire che cosa è successo a questo reparto”.

“Quando esisteva ancora l’Ulss 4 Alto Vicentino – spiega il consigliere comunale scledense – ed era nato l’ospedale di Santorso, la radiologia del nostro territorio era una vera e propria eccellenza. Secondo le schede ospedaliere dovrebbero esserci 18 radiologi. Eravamo arrivati ad averne 16-17. Si riuscivano a garantire le tac, le risonanze, i raggi e le ecografie per 12 ore al giorno, con tre turni serali ed il fine settimana. Tanto è vero che, e questi sono numeri, negli ultimi anni dell’Ulss 4, ovvero fino al 2016-2017, il servizio era talmente efficiente da aver scongiurato galleggiamenti e liste d’attesa, seppur con una quota fisiologica di convenzionati. Gli esami e le visite, e questo appare oggi come un’utopia, venivano eseguiti rispettando le priorità indicate nelle impegnative. Ci rendiamo conto di che cosa è successo in pochi anni alla sanità del nostro territorio? Come abbiamo fatto a compromettere l’efficienza di un sistema così virtuoso?”.

Cunegato passa così a riassumere quello che è accaduto dopo il 2017: “La carenza di medici specialisti e la crisi del Covid hanno segnato l’inizio del declino e sono rimasti solo 11-12 radiologi. Carico di lavoro esasperante, un sacco di turni notturni e festivi, la vita privata viene sempre più sacrificata; difficile garantire un turnover adeguato in queste condizioni. Si è giunti poi ad un bivio con il concorso per l’arrivo del nuovo primario; tuttavia, anche con l’arrivo del nuovo direttore ad inizio 2024 la situazione non è migliorata; anzi, nell’ultimo anno ci sono state quattro dimissioni!”.

 

 

 

 

L’ingresso dell’ospedale di Santorso

 

“Purtroppo – prosegue l’esponente di Coalizione Civica Schio e del Comitato Sanità Pubblica Alto Vicentino – è un circolo vizioso, se ci sono pochi professionisti chi rimane fa una vita durissima. Oggi ci sono rimasti a Santorso solo otto radiologi, metà rispetto al 2016. Inaccettabile. Un reparto fondamentale, uno dei baricentri dell’ospedale è alla frutta! Non si può dire lo stesso per i reparti di Vicenza e di Bassano che godono di uno staff medico di numero adeguato.  Ormai la maggioranza dei turni è appaltato ad una ditta esterna (con budget ultramilionario) che utilizza le strutture e le apparecchiature dell’Ulss, e quindi la maggior parte dei servizi è esternalizzata. Questo fenomeno rende più debole il reparto e dipende da fondi non certi, perché hanno una durata annuale.Inoltre, tale appalto rende un servizio peggiore”.

“Un reparto di radiologia robusto – è la conclusione di Cunegato – è la premessa per avere una sanità del territorio che funzioni. Un dato appare eloquente rispetto alla privatizzazione della sanità: se nell’ospedale pubblico di Santorso, che serve un territorio di 183mila abitanti, ci sono 8 radiologi, nel solo centro dei Poliambuloatori San Gaetano a Thiene ce ne sono 12! Così il diritto alla salute di tutte e tutti è compromesso. Pretendiamo al più presto delle risposte e delle soluzioni di qualità”.

L’appalto
L’appalto in outsourcing delle funzioni di “esecuzione e refertazione anche in telegestione” degli esami diagnostici di radiologia tradizionale e degli screening mammografici dell’Ulss 7 Pedemontana per i presidi ospedalieri di Santorso, Thiene e Schio è diventato operativo il 1° febbraio 2024. A gestire il servizio è Medishare Telemedicine in rete temporanea di imprese con Radiological Service, al termine di una gara europea, svolta nell’autunno 2023, alla quale ha partecipato solo un’altro operatore del settore. Lo ha annunciato la stessa azienda sul suo sito. Un appalto che, come si rileva dalla delibera 1499 del Direttore Generale dell’Ulss 7, la Commissione regionale per gli investimenti e l’edilizia ha imposto sia della durata di un anno, con un importo a base d’asta di 1.031.545,50 euro. L’offerta vincitrice prevedeva di destinare a questi servizi 19 professionisti. L’assegnazione è arrivata, come spiega la stessa azienda di outsourcing che ha sede a Gorizia, “dopo un anno di sperimentazione del Servizio di Telegestione sincrona (unico in Italia), gestendo quasi 1.000 TC senza MdC, 680 Rx e quasi 22 mila letture di screening mammografico”. Al termine del quale “l’Azienda Ulss 7 ha deciso di indire una gara europea per affidare l’intero servizio, compreso l’esecuzione di ecografie e la presenza on site dei medici radiologi per l’esecuzione degli esami di diagnostica con MdC”.

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