Ospedale Santorso, ok alla nuova Risonanza Magnetica da 3 Tesla entro fine 2023. Costa 2 milioni
La Commissione Regionale ha detto sì, i 2 milioni di euro richiesti per l’investimenti saranno stanziati e l’ospedale “Alto Vicentino” di Santorso avrà a disposizione entro l’anno in corso una nuova e moderna apparecchiatura per la risonanza magnetica, da riservare quindi agli esami diagnostici degli utenti dell’Ulss 7 Pedemontana. Previsioni di consegna entro l’autunno prossimo, nel frattempo sono previsti specifici percorsi di formazione per gli operatori che la utilizzeranno. Oltre che garantire qualità delle indagini “raddoppiata”, si ridurranno i tempi di esame del 30% in media, con l’auspicio quindi di snellire i tempi di attesa.
E’ stato il giudizio finale del Crite (la preposta Commissione Regionale per l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia) ad autorizzare acquisto e installazione del dispositivo ad alto campo da 3 Tesla, ovvero con la tecnologia più avanzata oggi esistente in questo settore della tecnologia applicata alla sanità.
Ed è così che l’ospedale di Santorso – come spiega una nota informativa dell’ufficio stampa dell’azienda sanitaria – sarà dunque l’unico ospedale non hub in Veneto a disporre di un’apparecchiatura diagnostica di questo livello, presto messa in funzione a favore di quei pazienti che necessitano di esami particolarmente sofisticati, non esauribili con le tradizionali risonanze a 1,5 Tesla per quanto anch’esse di ultima generazione. Dal punto di vista logistico, la nuova risonanza sostituirà quella a basso campo attualmente presso la casa della salute ex ospedale Boldrini di Thiene, e sarà collocata all’interno della Radiologia di Santorso, di fronte all’attuale macchinario, che continuerà a essere utilizzata, in un’area nella quale il progetto dell’ospedale aveva già previsto la possibilità di installare in futuro una seconda apparecchiatura, come avverrà a breve.
Tecnologia sì ma anche attenzione alla sicurezza degli operatori nello studio di fattibilità che ha preceduto l’ok definitivo. “Proprio la disponibilità di questo spazio predisposto è stato l’elemento decisivo per la scelta di collocare l’apparecchiatura a Santorso – ha spiegato oggi il Direttore Generale Carlo Bramezza -, perché installare una risonanza all’interno di un ospedale, dove non è stata prevista, è un lavoro estremamente complesso e oneroso per la necessità di garantire la sicurezza di operatori e pazienti dai forti campi magnetici che vengono sviluppati. Voglio sottolineare però che questa non è la risonanza magnetica di Santorso, ma di tutta l’azienda, perché sarà messa a disposizione di tutti i nostri pazienti per eseguire esami all’avanguardia che attualmente non possiamo condurre, e questo dunque ci consentirà anche di ridurre la mobilità passiva verso altre Ulss”.
Lo specialista incaricato di delineare le funzioni e il valore marginale aggiunto della nuova risonanza magnetica è il dottor Calogero Cicero, primario in carica all’ospedale S. Bassiano di Bassano del Grappa e direttore facente funzioni a Santorso. Si tratta di esami di altissimo livello del quale potranno beneficiare categorie piuttosto eterogenee di pazienti: “La nuova risonanza da 3 Tesla – spiega il Direttore dell’Unità Operativa Complessa – si caratterizza di fatto per una potenza doppia rispetto alle apparecchiature fino a oggi in uso e questo sul piano diagnostico si traduce in una maggiore risoluzione spaziale e contrasto delle immagini, dunque con un livello di dettaglio altrimenti impossibile da raggiungere. Questo è un requisito essenziale che d’ora in avanti ci consentirà di svolgere nella nostra azienda esami avanzati per lo studio dell’encefalo, della prostata e del cuore, oltre che risonanze mammarie, riuscendo ad identificare meglio ad esempio le placche della sclerosi multipla
o tumori prostatici e mammari”.
Allo stesso tempo, grazie alla potenza superiore la nuova risonanza magnetica sarà anche in grado di svolgere gli esami in tempi più rapidi rispetto alla precedente risonanza. Una riduzione sostanziale del 30% del tempo impiegato in media, il che consentirà di aumentare di un terzo il numero di esami che possiamo eseguire, con evidenti benefici anche sulle liste di attesa. L’installazione della nuova risonanza magnetica è prevista per l’autunno 2023, nel frattempo gli operatori della Radiologia affronteranno uno specifico percorso di formazione sulle funzionalità e potenzialità più avanzate della nuova apparecchiatura.
“Alla luce dei tanti benefici che porterà per i pazienti, siamo impazienti di inaugurare questa una dotazione all’avanguardia – sottolinea il Bramezza -. Lo faremo come sempre con tutti i sindaci del territorio e mi auguro che quel giorno possa essere presente anche il Presidente Luca Zaia, perché dobbiamo davvero ringraziare la Regione Veneto per questo progetto e per l’attenzione che viene dedicata alla sanità pubblica in Alto Vicentino e Pedemontana”.