Sit-in sulla sanità a Santorso. Schlein: “liste di attesa per dirottare sul privato”
Elly Schlein, Alessandra Moretti, Rosanna Filippin e Chiara Luisetto, per un sabato le “quattro” moschettiere politiche al femminile del Partito Democratico, hanno fatto da apripista questa mattina a Santorso, all’ingresso principale dell’ospedale Alto Vicentino, al sit in organizzato dal Pd con la presenza della segretaria nazionale, in visita in diverse località venete in queste ore. Un luogo simbolico scelto per evidenziare il focus della “sanità pubblica e universale” come recita la locandina che ha pubblicizzato il ritrovo.
Una giornata grigia sul piano del meteo quella che ha accolto qualche centinaio di aderenti alla manifestazione, tra bandiere tricolori con il simbolo del partito di centrosinistra e qualche sindaco del Vicentino, con la partecipazione anche di Coalizione Civica e di altre sigle e associazioni del territorio.
Tra i temi toccati nel corso della tarda mattinata, è stata la segretaria nazionale Schlein a puntare il dito contro la gestione del sistema sanitario italiano, affermando che “4,5 milioni di italiani hanno rinunciato a curarsi”, contestando la premier Giorgia Meloni quando dice che “di aver messo più soldi nella sanità, ma non è il dato assoluto che bisogna controllare che normalmente cresce di anno in anno, ma il dato in percentuale sul Pil, che è in calo”. Su un problema riscontrato anche nel locale da ogni utente vicentino, spicca l’accusa diretta alla gestione: “l’impossibilità di fissare una visita e le liste di attesa sono fatte ad arte per dirottare sul privato. Naturalmente lo fa chi può, chi non può non si cura”. Tra la citazione dell’operato di Tina Anselmi, e l’evidenza di “diseguaglianze territoriali per cui chi vive in zone montane ha meno possibilità di cura”, il sit-in si è poi sciolto senza alcun momento di tensione, con vari interventi che si sono succeduti.