Sabato la manifestazione a tutela della sanità pubblica: “Siamo per, non contro”
E’ ormai tutto pronto per la manifestazione di sabato 16 ottobre organizzata dal Comitato a difesa della sanità pubblica nell’Alto Vicentino: il ritrovo è confermato a partire dalle 14 presso il palazzetto dello sport Livio Romare in via dell’Industria a Schio. Il corteo partirà da lì alle 14,30 e si dirigerà verso l’ospedale di Santorso. “In attesa del via libera per la conclusione della manifestazione nel parcheggio, possiamo comunque confermare che se non sarà all’interno dell’area ospedaliera la manifestazione terminerà comunque nelle sue immediate vicinanze” spiega il comitato organizzatore in una nota, nella quale informa di aver incontrato in questi giorni sia la dirigenza dell’Ulss 7 Pedemontana che l’Esecutivo dei sindaci del Distretto 2.
“Al direttore generale – spiegano gli organizzatori nel comunicato – abbiamo spiegato le ragioni della manifestazione, confermando che non si tratta di una iniziativa ‘contro’ di lui, anche perché il declino dei servizi socio sanitari del nostro territorio è cominciato da molti anni. E se scendiamo nuovamente in piazza è semplicemente perché chiediamo una decisa inversione di tendenza. A lui e ai sindaci abbiamo spiegato che i cittadini vanno ascoltati: le difficoltà del nostro ospedale (con molti medici usciti negli ultimi anni e non adeguatamente rimpiazzati), dei nostri sanitari (che durante la pandemia hanno dovuto ancora di più sopperire a carenze croniche di organico) e di tante famiglie che vedono ridotti i servizi erogati dal pubblico (a fronte di centri privati che crescono come funghi, ai quali però non tutti possono rivolgersi per motivi economici) non sono una nostra invenzione”.
“È proprio nel momento della ripartenza, dopo un anno e mezzo di pandemia, – aggiungono gli organizzatori del corteo – che vanno fatte presenti le criticità e le richieste su cui investire nei prossimi mesi e anni. Tra le principali ricordiamo il mancato investimento sul personale del servizio pubblico e l’eccessivo ricorso al privato per la gestione dei servizi. Nonché il project financing dell’ospedale ancora troppo oneroso, del quale auspichiamo un ridimensionamento. I fondi europei in arrivo, poi, dovrebbero spingere a puntare sulla medicina territoriale, ma sarà veramente così? Noi vogliamo ribadire il nostro No alle scelte che non mettono al primo posto l’investimento sul personale del servizio pubblico privilegiando il ricorso al privato”.
“Ricordiamo infine – concludono – proprio perché la sanità pubblica è di tutti, che la manifestazione si terrà senza bandiere politiche. Invitiamo invece i cittadini e le associazioni e cooperative aderenti, ad oggi più di 80, a portare cartelli che raccontino i motivi della protesta. La manifestazione si terrà secondo le normative anti Covid vigenti, con distanziamento e mascherina, dato il numero di persone aderenti”.